Alla città in cui la vendita di marijuana raggiunge cifre record non poteva che corrispondere un narcotraffico di primissimo livello.

L’intuizione investigativa corroborata dalle dichiarazioni di Salvatore Cristaudo un collaboratore di giustizia abbastanza a dentro ai fatti criminali di Catania, ha prodotto due risultati: il primo immediato il sequestro di una tonnellata, mille chili, di marijuana pronta ad invadere le piazze di Catania, il secondo l’identificazione di un gruppetto di narcotrafficanti in grado di comprare dall’Albania quantitativi di “fumo” che veniva stoccato nel quartiere di Picanello.

Lì avevano il loro centro di potere Angelo Morabito di 42 anni e Giuseppe Portale di 45, ritenuti i due capi dell’organizzazione. Seguendo loro gli agenti della squadra mobile sono riusciti a mettere le mani sul carico ci marijuana che dalla Puglia dopo avere oltrepassato il mare, viaggiava verso la Sicilia nascosta in della mobilia.

Con loro sono stati arrestati anche i “camalli”, gli scaricatori della droga, Santo Russo di 41 inteso “Sucamovvu”, Antonino Napoli di 50, Natale Pulvirenti di 54 e Gino Zappalà di 66. Il lavoro degli uomini dell’Antidroga della mobile si concretizzava la mattina del 25 novembre: il giorno prima i poliziotti avevano seguito gli spostanti di Portale che dalla Sicilia era partito assieme a Gino Zappalà alla volta della Puglia.

Il giorno seguendo gli agenti hanno notato la vettura, in fase di rientro, su cui viaggiava Portale che procedeva anticipando un camion cassonato, dove verosimilmente era stato stipato lo stupefacente. Alle prime ore dell’alba l’intervento a Mascali, luogo in cui il Portale aveva la disponibilità di un appartamento.

Sul posto, gli investigatori bloccavano in un primo momento Portale in compagnia di Pulvirenti e di Zappalà, giunti a bordo del camion Nissan Atleon e, trascorsi pochi istanti, Morabito, Russo e Napoli giungevano a Mascali con un furgone Fiat Scudo, che sarebbe servito a spostare più facilmente lo stupefacente.

All’interno del camion venivano scoperti e sequestrati, occultati all’interno di alcuni mobili, trentatré involucri in cellophane trasparente, del peso lordo cadauno di oltre 33 chili, contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana, per un peso complessivo di una tonnellata.

I sei arrestati per traffico, in concorso tra loro, di ingente quantitativi di sostanza stupefacente e, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, rinchiusi nel carcere di piazza Lanza.