Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione del quarantatreesimo anniversario dell’uccisione del professor Paolo Giaccone, intende rendere omaggio alla figura di un uomo che ha incarnato, con rara coerenza, il significato più alto del servizio allo Stato e alla comunità.

L’11 agosto 1982, a Palermo, la mafia privò il Paese di un medico legale di eccelsa competenza e di un docente universitario che aveva scelto di svolgere con integrità il proprio incarico per la magistratura. Chiamato ad analizzare un’impronta digitale decisiva per un’indagine, il professor Giaccone respinse ogni tentativo di condizionamento e ogni minaccia, affermando con fermezza il principio che la verità non si piega a convenienze o pressioni criminali.

La sua morte, segnata da brutalità, ha consegnato al Paese un’eredità morale di straordinaria attualità. La sua testimonianza richiama ogni cittadino, e in particolare chi opera nelle istituzioni e nei luoghi di formazione, alla responsabilità di difendere la legalità e l’indipendenza del sapere.

L’etica professionale e la dignità con cui il professor Giaccone ha affrontato il proprio dovere costituiscono un patrimonio da trasmettere alle giovani generazioni, perché comprendano che competenza e conoscenza acquistano pieno valore solo se accompagnate da rettitudine e rispetto della verità. In un’epoca segnata da complessità e sfide globali, la capacità di rimanere fedeli ai propri principi non è soltanto un atto individuale di coraggio, ma un contributo concreto alla tutela della libertà e dei diritti di tutti.

La vicenda di Paolo Giaccone assume oggi un significato ancora più urgente se si considera la condizione in cui molti medici e operatori sanitari si trovano ad operare. Nelle strutture ospedaliere italiane, la professione medica è spesso esercitata in contesti di forte pressione, scarsità di risorse e, purtroppo, crescente esposizione ad aggressioni fisiche e verbali. Difendere la dignità di questa professione significa proteggere non solo la sicurezza degli operatori, ma anche il diritto dei cittadini a ricevere cure in un ambiente rispettoso e sicuro.

Ricordare Paolo Giaccone significa riaffermare che il contrasto alla criminalità organizzata e a ogni forma di violenza non può prescindere dalla difesa della verità, della dignità professionale e dei diritti fondamentali della persona. È impegno del CNDDU promuovere, nelle scuole, la conoscenza di questa figura esemplare, affinché il suo coraggio e la sua integrità continuino a ispirare le nuove generazioni a vivere e lavorare con onestà, competenza e rispetto del bene comune.

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU


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