Si parla di Medea, Achille, Ulisse, Priamo, Ettore, Agamennone, si parla di MITI.

La drammaticità eterna dell’esistenza umana in conflitto con l’armonia naturale. Achille, Elena, Ulisse e gli altri personaggi tornano a parlarci, ognuno a modo suo, facendoci sentire ancora la propria tragica attualità.

Per la manifestazione letteraria “Maggio dei libri”, l’Istituzione di Alta Cultura Gianbecchina di Gangi, ha aperto la rassegna a Palazzo Bongiorno, con la presentazione del libro dell’autore Roberto Garigliano “Canti Nuovi degli Antichi” (Edizione Antipodes), un Poema Narrativo, in cui personaggi della mitologia greca parlano come uomini dei nostri tempi, in un’ alternanza continua di ricordi, dialoghi, confessioni, speranze, trattando temi contemporanei come il femminismo, l’ecologia, l’omofobia.

Il tutto presentato al numeroso pubblico, con una performance teatrale “A…Questa sete di infinito!” la cui regia di Francesca Vaccaro ha visto uno splendido Tommaso Gioietta recitare i panni di un Ulisse, Agamennone, Priamo in scena con le donne dei miti interpretate dalla stessa Vaccaro e gli interventi del fisico nucleare Santi Spartà e dello psichiatra Marcello Alessandra, conditi da un’attenta moderazione e puntuale approfondimento di Rosa Di Stefano. 

A seguito il vernissage delle opere pittoriche realizzate dallo stesso Garigliano che rimarrà esposto inno dei saloni di Palazzo Bongiorno fino al prossimo 15 maggio.

Arte, teatro, scrittura e riflessioni attorno ad un unico libro. Un evento che ha colpito molto e che non rimarrà singolare nella programmazione degli aventi che l’Istituzione Gianbecchina di Gangi ha pianificato per il 2023.

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