Professionisti sanitari di ogni settore a confronto su innovative tecniche terapeutiche in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da linfedema. Questo il focus del congresso dal titolo “Flebolinfologia up-date 2.0 – Sostenibilità e innovazioni”, svoltosi dal 5 al 7 aprile 2024 all’Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva di Palermo. Presidenti del congresso, il dott. Mario Bellisi, direttore dell’U.O.S.D di Flebolinfologia dell’azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Palermo e responsabile SIF Regione Sicilia, e il dott. Edmondo Palmeri, chirurgo vascolare, esperto di nutrizione e salute e consigliere nazionale Sif.
L’evento, organizzato dalla LAMB Eventi (Libera Accademia di Medicina Biologica), si è svolto in occasione del terzo simposio Sif Sud Italia e del decimo congresso regionale Sif in Sicilia. Tre giornate incentrate sulla condivisione di esperienze cliniche legate alla flebologia, una disciplina che in Sicilia, ormai da circa dieci anni, vede crescere soprattutto l’interesse dei giovani, rendendo la società scientifica tra le più attive d’Italia. Merito anche del lavoro svolto dall’Unità operativa di flebolinfologia dell’azienda ospedaliera Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, attiva dal 2021 e riconosciuta polo d’eccellenza per la cura del linfedema.
“Il linfedema è una malattia cronica, invalidante, ingravescente e molte volte incurabile. Ma se diagnosticata e presa in carico precocemente, può essere perfettamente tenuta sotto controllo” spiega il dott. Mario Bellisi. “Presso l’Unità operativa al Policlinico di Palermo ci giungono richieste di visita e trattamento provenienti non solo da Palermo o dalla Sicilia, ma da tutte le regioni d’Italia e anche dall’estero, tra cui Grecia e Regno Unito. Ciò a dimostrazione che il paziente con linfedema cerca, ancora oggi, un punto di riferimento”.
Presente al congresso anche il Presidente fondatore della SIF, il dott. Giuseppe Genovese. “In Sicilia, rispetto al resto d’Italia, i giovani medici sono più sensibili a questa disciplina, grazie a un’importante attività stimolante e di ricerca svolta dalla Regione Siciliana nell’ambito della Società Italiana di Flebologia”.
A confronto sulle patologie venose e linfatiche anche biologi nutrizionisti. “È importante consigliare ai pazienti affetti da linfedema dei percorsi nutrizionali che prevedano l’utilizzo di alimenti vegetali. Questi, infatti, riducono l’infiammazione di basso grado sistemica che oggi coinvolge la maggior parte dei pazienti affetti da disturbi linfatici”, spiega il dott. Palmeri.
Spazio anche alla medicina estetica. “Il flebologo, partendo dalla patologia, arriva comunque al risultato estetico richiesto dal paziente – commenta la dott.ssa Eliana Lanza, medico chirurgo estetico – mentre il paziente si rivolge al medico estetico spesso senza una vera diagnosi. È nostro compito quindi diagnosticare la patologia, trattarla quando possibile o suggerire al paziente una visita specialistica”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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