In occasione della Giornata Mondiale dei Bambini prevista a Roma domani e domenica 26 maggio, parteciperanno alcune famiglie di ucraini, famiglie di rifugiati, ospitate all’interno di alcune strutture di accoglienza diffusa e SAI afferenti il Consorzio Umana Solidarietà s.c.s., in seno alla delegazione del Movimento Cristiano Lavoratori, che insieme agli operatori e a bambini e famiglie autoctone condivideranno insieme le due giornate, portando il loro vissuto.

Questo evento assume un significato particolare grazie all’impegno e alla visione di Papa Francesco. Il Pontefice, noto per la sua attenzione verso i più vulnerabili e per il suo approccio inclusivo, ha voluto fortemente che questa giornata fosse non solo un momento di celebrazione, ma anche un’opportunità per promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale.

“Da Papa Francesco – spiega Paolo Ragusa, Presidente Regionale ALS – MCL Sicilia e Coordinatore del Consorzio Umana Solidarietà – vogliamo portare un messaggio di speranza e di integrazione attraverso le storie di quanti sono sostenuti e accompagnati da noi. Vogliamo raccontare, partecipando a questa grande festa, che possiamo essere una speranza per quanti arrivano nel nostro paese, soprattutto per i più piccoli.”

Tra i partecipanti alla Giornata Mondiale dei Bambini ci saranno 150 famiglie provenienti dalla Sicilia e da Roma, portando con sé storie di sfide, speranze e integrazione.

Una delle famiglie presenti proviene dalla Sicilia orientale e include un marito, una moglie e una bambina di cinque anni. Dopo un lungo e difficile viaggio dalla Libia, hanno trascorso un periodo in Germania prima di essere accolti in Italia nel luglio 2021. Da allora, la madre ha completato un tirocinio formativo e la bambina frequenta la scuola materna, integrandosi bene nel contesto scolastico. Nonostante abbiano trovato una certa stabilità, stanno valutando la possibilità di trasferirsi nel Nord Italia, alla ricerca di migliori opportunità lavorative.

Una famiglia afgana proveniente dalla Sicilia occidentale sarà anch’essa presente all’evento. Questa famiglia è composta da un padre, una madre, quattro bambini e la nonna paterna. Dopo essere fuggiti dal loro paese a causa della guerra, hanno trovato rifugio in Italia, dove stanno cercando di ricostruire le loro vite. Infine in prima fila una delegazione romana composta da due famiglie ucraine.

“Non basta dare un tetto – aggiunge Ragusa – ma dobbiamo offrire quel senso di umanità, di accoglienza e di misericordia proprio del nostro paese e che il Papa ci chiede sempre di utilizzare come metodo nell’incontro con chi viene da lontano.”

La Giornata Mondiale dei Bambini non sarà solo un momento di celebrazione, ma un’opportunità per mettere in luce storie di speranza e di resilienza, dimostrando come l’integrazione e l’umanità possano costruire ponti tra le culture.


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