Avvincente, coinvolgente, pronto a regalare numerosi colpi di scena. Non solo un poliziesco, “Ovunque giaguari” l’ultimo romanzo di Tommaso Pagano, edito da Mondadori, ma anche un romanzo famigliare, un romanzo siciliano, che mescola lo sguardo stupefatto del giovane Tommaso a quello disincantato del nonno. Dietro questa insolita coppia di autonomi “investigatori” c’è una città, Siracusa, torva di luci spettrali, c’è una società, ci sono traffici loschi, e c’è soprattutto una malinconia diffusa che intacca il paesaggio, la calura, la giungla del male.
“Ovunque giaguari” sarà presentato alle 18.30 di giovedì 31 Luglio in piazzetta Bagnasco. A dialogare con l’autore sarà Daniela Troja.
Il libro
La dirigente di polizia Anna Musumeci lascia una lettera di addio, scritta di suo pugno, a fianco al suo corpo impiccato. Stava indagando sulla morte di un bracciante della cooperativa Amunì, governata da don Damiano. Il questore si arrende volentieri a quella che pare una indiscutibile evidenza. Solo Tommaso, il padre di Anna, che ha trovato il cadavere, crede che non possa essersi suicidata: troppa vitalità, troppa passione, troppa curiosità. Dieci anni dopo, il tredicenne figlio di Anna convince il nonno, mai rassegnato, a investigare. Il giovane Tommaso, che porta lo stesso nome dell’avo, è preoccupato per il padre, inghiottito da una silente depressione, e ritiene di alleviarne il dolore inchiodando l’assassino. Non solo: deve riuscirci prima che mischino le ossa della madre (come da prassi dopo dieci anni), per trovare prove dal momento che non è mai stata fatta un’autopsia. Anche Vito Prestia, vicequestore, non ha mai creduto alla tesi del suicidio, e fa riaprire il caso. Da lì le vicende si ingarbugliano, e in tanto gnommero (come direbbe Gadda) emerge una verità imprevedibile e sconcertante che scompiglia le carte e lascia il giovane Tommaso di fronte a una realtà intollerabile.
L’autore
Tommaso Pagano è nato a Genova, ma da tredici anni si ritrova a Siracusa a fare il sostituto procuratore. Ha scritto per l’editore Solferino Il bambino che disegnava le anime. La cosa più bella che ha fatto in vita sua si chiama Giacomo.
Luogo: Piazzetta Bagnasco, Piazzetta Bagnasco, PALERMO, PALERMO, SICILIA
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