Dal caro libri al costo del materiale scolastico che schizza alle stelle, ai prezzi non indifferenti dei supporti informatici fino ad arrivare alle rette spesso troppo alte da pagare negli asili nido privati. Le famiglie siciliane si ritrovano, quest’anno più che mai, a dovere sostenere spese importanti per il mantenimento dei figli in età scolare. L’Ebas, l’ente bilaterale degli artigiani della Sicilia, interviene con un pacchetto di aiuti.

 

L’Ebas, costituito da Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai, in rappresentanza delle imprese artigiane e da Cgil, Cisl e Uil in rappresentanza dei lavoratori, scende in campo con una serie di misure a sostegno dei lavoratori dell’artigianato prevedendo anche delle borse premio al termine dei percorsi di studio. Ecco il dettaglio delle prestazioni: 70% del costo dei testi scolastici (fino ad un massimo di 300 euro); 50% del costo di tablet e pc (fino ad un massimo di 300 euro); borse di studio da 300 a 1200 euro al conseguimento dei vari titoli di studio; 800 euro annui per i primi tre anni di vita o di adozione.

 

“Ogni anno il business della scuola – dichiarano Florinda Scala e Rosanna Laplaca, rispettivamente presidente e vice presidente dell’Ebas – sottrae all’economia familiare risorse importanti e via via sempre più elevate, a giudicare dalle stime recentemente diffuse sul ‘caro scuola’. L’Ebas, anche quest’anno sosterrà le famiglie dei lavoratori del settore artigiano con un pacchetto di aiuti ampliato, che affianca alla tradizionale misura del contributo per i testi scolastici quella più innovativa legata all’acquisto di dispositivi tecnologici ormai indispensabili per star al passo con la didattica e quella del sostegno alla prima infanzia per i primi tre anni di vita o di adozione del bambino.”

 

Tutte le prestazioni andranno richieste attraverso gli sportelli territoriali delle organizzazioni socie secondo le modalità previste dal regolamento pubblicato sul sito www.ebassicilia.org .

 

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