Antonio Chiaramonte  è sicuramente uno dei più autorevoli produttori cinematografici in circolazione , ha prodotto tanti film  che vanno dal grande al piccolo schermo, passando anche dal teatro come “Devi Avere Paura”. Dai suoi esordi  ne ha fatto di strada, fino ad arrivare quello che è oggi.

Il cinema è sempre stato il suo sogno da bambino, inseguito da sempre. La sua forte determinazione, insieme al rischio, all’ambizione, alle emozioni e anche alla fortuna,  ha fatto sì che il suo sogno diventasse realtà.

 Lei è il fondatore della CinemaSet, come e quando ha capito quello che avrebbe fatto da grande?

L’amore e la passione per il cinema ha radici molto lontane del tempo. Già da giovanissimo la mia più grande aspirazione è sempre stata quella di realizzare in prima persona dei film capaci di far provare agli altri le emozioni che il cinema ha sempre fatto provare a me. E da li ho capito realmente che quello sarebbe stato il mio percorso da intraprendere.”

Cosa significa fare il produttore in Italia, oggi?

Significa impegno e sacrifici costanti, come in quasi tutti i lavori in questo momento nel nostro Paese. Stiamo e abbiamo attraversato momenti difficili , sotto ogni punto di vista, e diventa sempre più importante, sia per reperire i fondi per produrre i film, sia per avere successo, proporre dei progetti che tengano conto prima di tutto del gusto e delle esigenze del pubblico, mantenendo sempre alto il livello qualitativo del prodotto offerto.”

 Lei è uno dei componenti del Comitato tecnico scientifico del Miur sui progetti cinematografici inerenti alla legalità presso il ministero, oltre a diversi protocolli d’intesa stipulati con diverse regioni e comuni d’Italia, in questi anni ha sviluppato tanti prodotti filmici su queste tematiche, portando migliaia e migliaia di giovani ragazzi delle scuole nelle sale cinematografiche, con grandi risultati

E’ stata una mia priorità anni fà iniziare un nuovo percorso nel produrre film sul sociale insieme all’avvocato Enzo Guarnera. Allora non riscontravo altri colleghi dediti a questa nuova linea produttiva, erano in pochi, anzi  pochissimi. Chi lo sà che magari…qualcuno nel corso del tempo  li abbia illuminati, dato che oggi riscontro produzioni che hanno e stanno producendo il cinema sociale a scopo educativo. Era questo il mio desiderio, quello di essere in tanti. E’ importante lottare contro la difficoltà di queste terre per affermarne la forza e la bellezza che le caratterizza. Devono essere storie dove il coraggio deve risiedere nell’affrontare la paura, nel trovare la forza di agire e liberarci dalla sua azione paralizzante. “

Quali sono i suoi prossimi progetti?

Attualmente siamo impegnati nella preparazione di due progetti filmici che la CinemaSet curerà come esecutivo e supervisor, un thriller che partirà ad agosto di quest’anno nella Città di Catania ed un altro a fine settembre nelle Marche. Per il prossimo anno, nel 2024, abbiamo già in programma già definito tre altre produzioni filmiche, una commedia italiana che sarà girata interamente nella Città di Rimini, un giallo che sarà girato a Palermo, Catania e Malta e un drammatico, che sarà girato in Puglia, tutti progetti lungometraggi. Un altro progetto interessante ancora in via di definizione. Dato che alcuni di questi progetti inizieranno le riprese in concomitanza nei loro periodi, lavoreremo con due squadre produttive

 Quest’anno la sua produzione sarà presente in qualche festival

Come dice il proverbio, non c’è tre senza quattro.  Le menziono solo le  città: Taormina, Venezia, Ferrara, Roma e Monza .

Veda, l’importanza di essere presenti e di essere selezionati in festival cinematografici rilevanti per noi produttori è essenzialmente quello di trovarsi in contesti affermati, dove trovi luoghi d’affari, mercati dei film riservati a produttori, distributori, venditori, in cui i film possono essere venduti pure in tutto il mondo. Li trovi pure le principali personalità e società del giro d’affari che sostiene il cinema, questi sono i festival che si garantiscono anche una parte dei film più importanti. Il resto rimangono solo vetrine e passerelle che a noi, non artisti dello spettacolo ma imprenditori e produttori dello spettacolo, non ci interessano assolutamente. Ascolti, organizzare il proprio tempo è importante, scegliere gli strumenti giusti lo è ancora di più. Le persone che hanno nel loro Dna l’imprenditoria distinguono bene ciò che è essenziale ed  importante. Molte scelgono quasi il tutto ma non sono realmente rilevanti ed utili, e tutto ciò comporta solamente   spese e perdite di tempo senza una finalità di ritorno. Anche da qui dipende il successo delle nostre scelte lavorative.“

Qualè il segreto per essere soddisfatti nella vita, secondo Antonio Chiaramonte?

Non smettere mai di sognare e cercare sempre di realizzare i propri desideri. La felicità è una continua ricerca.”

Per quali motivi non si dovrebbe lasciare e abbandonare le terre del  sud ? qualè il suo legame con il sud, con la Sicilia?

Lasciare la propria terra è sempre difficile, ma spesso si è reso necessario per via delle grandi difficoltà nel far decollare la propria carriera. 

Purtroppo o per fortuna, lasciare la propria terra e allontanarsi dalla famiglia si è costretti perché al sud non c’è tanto lavoro. Certamente il clima, il mare, i sapori, gli affetti sono tutte valide ragioni per rimanere a casa, ma partire a volte significa provare delle nuove sfide per superare sé stessi.

Insomma decidere se sia meglio vivere al Nord o al Sud è soprattutto una questione di aspettative personali. Io mi auguro di ritornare un giorno definitivamente.

Per quanto riguarda il mio legame, io amo il Sud, sono nato e cresciuto fino a qualche decennio fà, si figuri un po’ il mio attaccamento con la Sicilia, ho un legame morboso e viscerale con la mia terra, un amore incondizionato, tanto che la CinemaSet è pure presente con un  uno studio  operativo  pure a Catania, una presenza fondamentale diretta  con tutti gli operatori del settore.

Ma come ben sà, il nostro settore principalmente è radicato a Roma, ovviamente non potevo lavorare costantemente, sia con la produzione e sia con il ministero, data la distanza che divide le due regioni . “

Alcune voci di corridoio parlano di un film lungometraggio  prodotto in Messico e ultimato già da alcuni mesi che sarà presentato in Italia questa estate, ci può dire di cosa si tratta ?

Aspettiamo l’estate – (ridendo) – non vorrei svelare nulla per adesso, tutto a suo tempo. Le posso dire solamente che abbiamo instaurato un buon legame con alcuni produttori esecutivi dell’America Latina, certamente nasceranno delle produzioni interessanti”

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