Nella cornice del Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana” di Erice (Tp) si sono conclusi i lavori del XXIV Workshop “Advances in Cardiovascular Diseases and Therapy”, organizzato dalla International School of Cardiology, diretta dal Prof Salvatore Novo con la Fondazione, diretta dal Prof. A. Zichichi, che lo scorso novembre ha festeggiato i 60 anni dalla fondazione che ad oggi comprendono 123 Scuole che coprono tutti i campi del sapere umano annoverando tra i relatori ben 109 Premi Nobel, cultori delle differenti discipline.

Il Workshop nei tre giorni di lavori ha visto la presentazione di 19 Letture, 10 Simposi con 40 Relazioni e l’alternarsi sul podio di 68 Speakers, con la partecipazione di numerosi specializzandi delle Scuole di Malattie Cardiovascolari delle Università di Catania, Messina e Palermo, e di specialisti in Cardiologia, Medicina Interna e Medici di Medicina Generale provenienti da molte regioni italiane.

“Non poteva mancare una analisi di quello di cui oggi tutti parlano-dichiara Salvatore Novo, direttore del convegno- ossia la intelligenza artificiale (I.A.), il cui corretto impiego è stato affrontato in tre letture riguardanti l’uso della I.A. nella diagnosi dello scompenso cardiaco (F. Fedele, Roma), nella diagnostica degli esami elettrocardiografici ed ecocardiografici (S. Carerj, Messina) e nella interpretazione delle lesioni dei vari segmenti coronarici della coronarografia (F.J. Pinto, Lisbona). Con particolare soddisfazione possiamo dire che dalla nostra terra si alimenta quel percorso virtuoso di ricerca e confronto, testimoniato da tutti i partecipanti che sono rimasti affascinati da un programma scientifico cosi completo e variegato e da presentazioni scientifiche effettuate dal Relatori di elevati spessore scientifico”. 

Sono stati discussi tutti i temi più attuali della cardiologia e le ultime linee guida della Società Europea di Cardiologia: Trattamento delle Malattie cardiovascolari nei pazienti con Diabete (F. Cosentino, Stoccolma) con un approfondimento degli effetti cardiaci e renali dei farmaci SGLT2-inibitori nella lettura di G. Cice (Napoli), la Diagnosi e Trattamento delle Cardiomiopatie (GF. Sinagra, Trieste), con approfondimenti sul valore dell’indagine ecocardiografica (I. Monte, Catania), della RMN anche al fine di decidere più consapevolmente sull’impianto di un defibrillatore (G. Pontone, Milano) e sul trattamento di un particolare tipo di cardiomiopatia quale è l’amiloidosi cardiaca (D. Di Lisi, Palermo), le Endocarditi (M. Imazio, Udine), le Sindromi Coronariche Acute (D. Capodanno, Catania), la Diagnosi e il Trattamento della Insufficienza Cardiaca Acuta e Cronica (M. Metra, Brescia) con un approfondimento sullo Stato dell’Arte del Trapianto cardiaco per quei casi in cui la terapia medica ha esaurito ogni possibilità di successo (F. Musumeci, Palermo), l’Ipertensione Arteriosa (R. Zimlichman, Tel Aviv, Israel) con un approfondimento sui vantaggi della associazione di due o tre principi farmacologici in una sola compressa per il miglioramento della compliance del paziente (B. Tuttolomondo e M. Daidone, Palermo) e sull’importanza di una approfondita diagnosi differenziale fra ipertensione arteriosa essenziale, ipertensione resistente e ipertensione secondaria (G. Rossi, Padova), gli aggiornamenti sulla Cardio-Oncologia, una nuova branca della Cardiologia che si occupa di prevenire o curare gli effetti negativi dei farmaci antineoplastici sul cuore può consentire di prolungare la vita e migliorarne la qualità nei pazienti cancro (T. Lopez Fernandez, Madrid e G. Novo, Palermo), il trattamento dell’Ipertensione Arteriosa Polmonare (D. Vizza, Roma), il trattamento delle Occlusioni Coronariche Croniche (CTO) con angioplastica (G. Vadalà, Palermo) alla luce del documento di Consenso EAPCI/ESC coordinato da A.R. Galassi (Palermo) e le indicazioni al trattamento per via interventistica delle valvole cardiache dal paragone tra le linee Guida ACC/AHA ed quelle ESC (M. Barbanti, Enna). 

 È stato ampiamente discusso il valore della prevenzione primaria attraverso la eliminazione del rischio da fumo di sigarette o la riduzione dello stesso con in nuovi prodotti a tabacco riscaldato (F. Beatrice, Torino), la valutazione del calcio coronarico per una diagnosi precoce di cardiopatia ischemica (L. La Grutta, Palermo), l’importanza dello stile di vita e della correzione dell’obesità (M. Rizzo, Palermo), la terapia ipocolesterolemizzante più idonea per il raggiungimento dei target appropriati di LDL-Colesterolo (M. Averna e B. Cefalù, Palermo), l’opportunità di un impiego precoce dei nuovi farmaci PCSK-9 inibitori per un rimodellamento precoce della placca aterosclerotica coronarica nell’infarto miocardico (G. Novo, Palermo).  

Una sessione specifica sulle Sindromi coronariche ha focalizzato se preferire un trattamento guidato dalla evidenza strumentale di ischemia o dalla anatomia coronarica (F. Barillà, Roma), il possibile interessamento del ventricolo destro nell’infarto miocardico e come riconoscerlo (P. Morreale), i casi complessi in cui si deve decidere fra rivascolarizzazione coronarica con angioplastica o chirurgica (S. Torre, Palermo), e gli effetti nefasti della Pandemia da COVID-19 sulla mortalità dell’infarto miocardico acuto (G. De Luca, Messina). Con gli approfondimenti sugli aspetti fisiopatologici legati ad alterazioni della microcircolazione coronarica che possono giustificare i casi di ANOCA (Angina), INOCA (Ischemia) e MINOCA (Infarto) senza lesioni coronariche ostruttive significative nelle relazioni di V. Sucato ed N Giunta (Palermo) nonché le prospettive attuali della riabilitazione cardiovascolare (F. Sarullo, Palermo) e della applicazione del Life Vest, un defibrillatore mobile a giubbotto, nei prime tre mesi del post-infarto, ai fini della prevenzione della morte da arresto cardiaco.

Alla Trombosi Venosa e all’Embolia Polmonare è stata dedicata una seguitissima sessione con la discussione dei modelli predittivi di ricorrenza (C. Amato, Palermo), del trattamento con i nuovi farmaci anticoagulanti orali diretti e sulla lunghezza temporale del loro impiego in rapporto al quadro clinico e dell’apporto che oggi può dare la disostruzione interventistica dell’arteria polmonare nei casi a rischio intermedio o alto (G. Andò, Messina). Con relazioni che hanno analizzato il valore delle indagini cardiologiche non invasive per la diagnostica della cardiopatia ischemica come l’ecocardiografia con il Myocardial Work Index (C. Zito, Messina) o lo strain longitudinale (D. Di Lisi, Palermo) o la RMN cardiaca (A. Almeida Lopez, Lisbona). Un ampio focus sull’importanza della cardiologia interventistica strutturale con la lettura sullo stato dell’arte nella sostituzione della Valvola Aortica (C. Tamburino) e Tricuspidale (C. Indolfi, Catanzaro), le indicazioni alla correzione della insufficienza mitralica con l’applicazione della Mitraclip (M. Caruso, Palermo), la chiusura del forame ovale (PFO) con patch (S. Evola, Palermo) e le indicazioni alla chiusura dell’auricola sinistra (M. Contarini, Siracusa). 

Il tema della cardio-stimolazione, in particolare dell’applicazione del defibrillatore extra-vascolare (G. Coppola, Palermo), con l’innovativa possibilità di trattare i blocchi cardiaci non più con i PM a uno o due cateteri intracardiaci ma con la stimolazione diretta di una delle vie di conduzione (G. Ciaramitaro, Palermo) e l’outcome dopo impianto di Defibrillatore (V. Calvi, Catania). Argomento attualissimo la Fibrillazione Atriale che interessa l’1% della popolazione generale e il 12% della popolazione di età superiore ai 70 anni con relazioni dedicate alle metodiche non invasive per la diagnosi di F.A. silente (studio SAFARI, C. de Gregorio, Messina), la prevedibilità della F.A. attraverso lo studio ecocardiografico della disfunzione atriale sinistra (S. Carerj, Messina), le peculiarità della F.A. in corso di infarto miocardico acuto (E. Corrado, Palermo), i vantaggi, gli svantaggi e le nuove tecnologia per l’ablazione della F.A. (G. Sgarito, Palermo), e le modalità più innovative per calcolare l’intervallo QT in corso di F.A. (G. Dattilo, Messina). 


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