Venti giorni di spettacoli, proiezioni, mostre, incontri e performance, tutte gratuite, per conoscere, diffondere e rendere omaggio al drammaturgo palermitano Franco Scaldati nel decennale della sua scomparsa. Un ricco programma di appuntamenti diffusi che da Palermo raggiunge Prato, Enna, Messina, e Catania, dall’1 al 21 dicembre, Il Poeta ha inventato i nomi, progetto speciale riconosciuto dal Ministero della Cultura, dedicato al “poeta di Palermo”, dopo mesi di attività laboratoriali e di ricerca, si avvia alla conclusione presentando un programma che declina in chiave multidisciplinare l’opera e il lascito di una delle figure più significative della  seconda metà del teatro del novecento europeo. 

Più ci si inoltra nelle caverne dell’aristocratico poeta, come Franco Quadri definì Franco Scaldati, più si scoprono tesori che a un primo sguardo erano sfuggiti. Gli occhi ora, abituati alla profondità dell’abissale opera scaldatiana, appaiono perle di poesia che riportate alla luce sfavillano di immensa bellezza e forza. Cosí le notti incantate di Franco le abbiamo ridate a Franco che ce le ha regalate come lui stesso voleva, cosí Melino Imparato, direttore artistico del progetto. 

Il Dicembre Scaldati prevede  una rassegna con 4 film alla “maniera di Franco” al Cinema De Seta, una mostra fotografica, 4 focus e workshop tra Sicilia e Toscana, 3 laboratori di ricerca e 3 performances multidisciplinari a cura di 3 registi con 3 musicisti e oltre 20 interpreti, un appuntamento speciale nella Bottega del Sarto che fu quella di Franco Scaldati e un Notturno Scaldati con la presentazione dei nuovi volumi coi suoi testi inediti, un’onorificenza accademica e un premio alla drammaturgia a lui dedicato. 

Un anno molto intenso ed entusiasmante, vissuto tra l’onere e l’onore di rendere omaggio a quello che ritengo essere il più importante esponente della drammaturgia contemporanea nostrana, che ha anticipato in tempi non sospetti gran parte del linguaggio scenico di un certo teatro siciliano. Dichiara Giuseppe Provinzano, curatore del progetto per Babel/Spazio Franco. Abbiamo diffuso e declinato l’opera di Scaldati tra i generi e le arti,  lanciandola nel futuro, disseminando la sua poesia tra nuove generazioni di artisti e di spettatori perché possa sbocciare in nuove forme sceniche contemporanee.

Dicembre Scaldati si apre con il primo dei quattro focus dedicati al grande drammaturgo con un workshop a Prato, a cura di Livia Gionfrida e Teatro Metropopolare, rivolto agli attori-detenuti della Casa Circondariale La Dogaia (1, 6 e 7 dicembre), per poi sdoppiarsi e lo stesso giorno inaugurare un nuovo allestimento della mostra “Franco Scaldati”– a cura di Valentina Greco e Francesco Guttuso che, dopo la Fondazione Orestiadi di Gibellina e il Centro Internazionale di Fotografia di Palermo,  approda dal’1 al 3 dicembre al Castello di Carini– con le fotografie di Nino Annaloro, Letizia Battaglia, Rita Cricchio e Claudia Uzzo. 

Si prosegue con una rassegna a cura di Umberto Cantone e Franco Maresco, al Cinema De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa, con quattro film “alla maniera di Scaldati”, a cominciare dall’atteso ritorno a Palermo, oltre 10 anni dopo, de Il Ritorno di Cagliostro di Ciprì e Maresco (2 dicembre alle ore 21.00), seguito da Gli uomini di questa città io non li conosco. Vita e teatro di Franco Scaldati di Franco Maresco (Italia, 2015; 9 dicembre ore 21.00); I Figli della violenza di Luis Buñuel (13 dicembre, ore 21.00) e Diario senza date (Italia, 1996; 21 dicembre ore 21.00) primo lungometraggio di Roberto Andò, con Franco Scaldati.

Nota di merito se non altro per la sua originalità, la presentazione di 3 inedite performances multidisciplinari che tra teatro e musica declinano il testo Indovina Ventura(15 e 16 dicembre ore 22.30, Spazio Franco), tra testi più iconici “del Sarto”, scritto e rappresentato per la prima volta nel 1979, e riproposto per l’occasione in una riscrittura scenica curata da 3 registi tra i più quotati della nuova scena teatrale siciliana: Giuseppe Massa, Margherita Ortolani e Giuseppe Provinzano. Operando “a sei mani” sul testo di Scaldati, Massa Ortolani e Provinzano hanno intrecciato la messa in scena con la musica, in stretta collaborazione con tre dei più acclamati musicisti della scena contemporanea: Serena Ganci, Dario Mangiaracina (La Rappresentante di Lista) e Angelo Sicurella che hanno sviluppato il potenziale musicale dell’opera dando vita a tre performances tra teatro e musica che compongono un’opera unica dai molteplici linguaggi. Sul palcoscenico, 24 attori e attrici, selezionati tra gli oltre 40 partecipanti alle lunghe attività laboratoriali guidate dai sei artisti e finalizzate alla produzione dell’opera.

L’omaggio a Scaldati continuerà con un appuntamento speciale in quella che é stata la sua bottega, dove il Sarto per anni ha operato e dove ha iniziato a scrivere e sciorinare teatro per guadagnarsi poi l’appellativo che lo ha reso noto: nell’antico palazzo di Corso Finocchiaro Aprile 93 avrà luogo La Bottega del Sarto. Ciao Franco…letture e lettere per Franco Scaldati (17 dicembre ore 18.30) un appuntamento a cura della Compagnia Franco Scaldati nei luoghi in cui tutto ha avuto inizio, un incontro pubblico fatto di ricordi, lettere e letture per il Sarto che divenne Poeta.

Il programma si concluderà  il 21 dicembre allo Spazio Franco dei Cantieri Culturali della Zisa Officine Ducrot con Scurò … Notturno Scaldati, appuntamento conclusivo con artisti di teatro e non, intellettuali, musicisti che hanno conosciuto e lavorato con il drammaturgo e poeta, che ne hanno affrontato l’opera e riconosciuto la grandezza e la portata universale del lascito. In questa occasione saranno anche presentati il terzo e il quarto volume dell’Opera Omnia a cura di Valentina Valentini e Viviana Raciti che hanno appena ricevuto la nomination ai Premi Ubu tra i Progetti Speciali proprio per questo progetto editoriale.

Da Palermo, inoltre, le attività di disseminazione dell’opera del Poeta raggiungeranno altre città siciliane: dopo l’appuntamento di Prato, saranno infatti realizzati altri focus su Scaldati individuando degli artisti del teatro che incontreranno per la prima volta la sua opera e la sperimenteranno in seminari rivolti agli studenti delle Università e delle scuole di teatro: a Messina (5 e 6 dicembre), toccherà a Tino Caspanello; a Catania sarà la volta di Turi Zinna (16 e 17 dicembre); e a Enna (18 e 19 dicembre) con Livia Gionfrida e Melino Imparato.

A rendere ancora più speciale il progetto sarà l’Onorificenza Accademica che l’Accademia di Belle Arti di Palermo ha voluto riconoscere a Franco Scaldati, e la cui Cerimonia di proclamazione avverrà il 14 dicembre (ore 16.30 Accademia di Belle Arti) seguita da performances tra teatro e musica nella sede storica di Via Papireto; infine, con l’obiettivo di proiettare il progetto anche oltre il suo decennale, nascerà il Premio Scaldati, rivolto a nuovi drammaturghi e nuovi autori che avrà l’obiettivo di sostenere la nuova drammaturgia teatrale scritta in una qualsiasi lingua regionale italiana. Il Premio è promosso da Spazio Franco e Compagnia Scaldati che bandiranno un call pubblica e nazionale per individuare nuovi testi e offrire loro un premio di produzione e una residenza artistica. 

Abbiamo lavorato sulla sua opera in giro per l’Italia come amava fare Franco, in un grande laboratorio diffuso che ha raccolto attorno a lui molto interesse ed entusiasmo, aggiunge Melino Imparato. Abbiamo registrato con orgoglio l’interesse delle istituzioni pubbliche quali Regione Siciliana e Comune di Palermo sebbene, così come in vita, continui la “disattenzione” per Scaldati da parte delle istituzioni teatrali locali che non hanno mosso un dito per rendergli omaggio. Ne prendiamo atto ed eleggiamo Spazio Franco come luogo d’eccellenza dove immaginare un futuro: d’altronde Franco non è un artista locale ma nazionale, e a livello nazionale l’attenzione per lui non manca.

Franco Scaldati è il Poeta di Palermo e la sua opera e la sua lingua rappresenta un tassello fondamentale del nostro patrimonio culturale, dichiara Giampiero Cannella, Assessore alla Cultura di Palermo. Questa amministrazione sostiene sin dalla prima ora questo progetto, consapevole del suo alto valore che va oltre il doveroso omaggio in quanto contribuisce con le sue molteplici attività alla diffusione della sua scrittura tra le nuove generazioni.

 

Il Poeta ha inventato i nomi, 10 anni dalla morte di Franco Scaldati, è vincitore del bando per i Progetti Speciali del Ministero della Cultura. Il progetto è promosso dall’Associazione Babel, Compagnia Franco Scaldati, Teatro Metropopolare e Lumpen, con la direzione artistica di Melino Imparato (Compagnia Franco Scaldati), la curatela di Giuseppe Provinzano (Babel, capofila del progetto ed ente gestore dello Spazio Franco dei Cantieri Culturali alla Zisa) e coinvolge nell’ideazione anche la regista Livia Gionfrida della (Compagnia Teatro Metropopolare di Prato) e l’Associazione Lumpen diretta da Franco Maresco.

 

IL POETA HA INVENTATO I NOMI
10 ANNI DALLA MORTE DI FRANCO SCALDATI
Progetto a cura di: 

Associazione Babel/Spazio Franco (capofila) 

con  Compagnia Franco Scaldati, Lumpen e Teatro Metropopolare
Curatela: Giuseppe Provinzano 

Direzione artistica: Merlino Imparato

con: Livia Gionfrida, Franco Maresco, Giuseppe Provinzano
Partner: Istituto per il teatro e melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Università Cà Foscari Di Venezia, Casa Editrice Marsilio, Accademia delle Belle Arti di Palermo, Università la Sapienza di Roma, Cantieri Culturali alla Zisa Latitudini, Teatro Biblioteca Quarticciolo, Mercurio Festival, Centro studi Sinibald (Torredembarra-Spagna)

Luogo: Spazio Franco – Cantieri culturali alla Zisa, Via Paolo Gili, 4, PALERMO, PALERMO, SICILIA

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