Catania, 23 aprile 2024 – In Sicilia, secondo la Fondazione Gimbe, il 7,2% delle famiglie dichiara di aver rinunciato a visite e controlli. Anche l’ultimo Rapporto BES dell’Istat certifica la rinuncia alle cure di sempre più italiani. Tra le cause: difficoltà di accesso, lunghi tempi di attesa e ridotto numero di risorse professionali.

In questo quadro, il nuovo contratto collettivo nazionale (Ccnl) per la dirigenza medica rappresenta un nuovo passo avanti nell’organizzazione nel Servizio sanitario nazionale e, di conseguenza, dei servizi che ne fanno parte. Con l’auspicio che contribuisca anche ad arginare la fuga dei professionisti dalla sanità pubblica.

È quanto emerso dal seminario formativo “Il nuovo contratto Ccnl per la dirigenza medica: novità e prospettive”, organizzato dalla federazione Cisl Medici di Catania, retta dal segretario generale provinciale Massimo De Natale, svolto presso l’aula del Seminario Arcivescovile di Catania.

Coordinati da Biagio Papotto, componente nazionale dell’esecutivo Cisl Medici, gli interventi di Enzo Romano, dirigente medico e componente dell’esecutivo nazionale della Cisl Medici, uno dei firmatari del CCNL, e di Giovanni Annino, direttore amministrativo dell’Arnas Garibaldi di Catania, hanno approfondito i risultati raggiunti dal punto di vista normativo, economico e giuridico. Particolare attenzione è stata riservata alle novità introdotte sulla responsabilità professionale della dirigenza medica trattate da Giuseppe Caltabiano, avvocato del foro di Catania, ed esperto del settore.

A confrontarsi con loro, Salvatore Giuffrida e Diana Cinà, rispettivamente commissario straordinario e direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro; Giuseppe Giammanco, commissario Straordinario dell’Arnas Garibaldi di Catania; Antonino Rapisarda e Giuseppe Di Bella, rispettivamente direttore sanitario e direttore amministrativo dell’Asp 3 di Catania.

«Tutti gli attori coinvolti dal nuovo Ccnl, iscritti e non, hanno avuto modo di conoscere le novità – ha dichiarato De Natale – addentrarsi nelle nuove prospettive per essere pronti al nuovo cambiamento. Continueremo questo percorso insieme alla Cisl, perché la formazione sui doveri e sui diritti del personale dirigente medico sia strumento di conoscenza plurimo, per rappresentare nel lavoro questo importante comparto».

«La Sanità pubblica – ha affermato Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania – oggi più che mai, deve essere ben tutelata e rappresentata. L’occasione del seminario offre un confronto significativo sulla importante figura dei dirigenti sanitari, delle difficoltà nello svolgere il loro importante lavoro. Allo stesso tempo, consente di confrontarci con commissari e dirigenti delle strutture sanitarie pubbliche della provincia etnea, per individuare soluzioni a quel fenomeno negativo delle liste di attesa e colmare il vuoto in organico della dirigenza medica e sanitaria».

Ha concluso Ignazio Ganga, reggente nazionale della Cisl Medici, ripercorrendo l’excursus dei lavori che hanno accompagnato la contrattazione e l’accoglimento delle proposte fatte dal sindacato. Infine Ganga ha evidenziato lo stato attuale delle trattative in corso con il governo sul tema della sanità.

Al convegno hanno presenziato anche Alfio Saggio, presidente dell’Ordine dei medici di Catania; Sebastiano Cappuccio, segretario generale Cisl Sicilia; Danilo Sottile, segretario generale Cisl FP Catania; Bruna Vitale, reggente regionale Cisl Medici Sicilia. Presenti anche numerosi responsabili dei distretti sanitari dell’Asp di Catania e medici di diverse strutture sanitarie pubbliche.

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