Alcuni lavori di sbarramento idrico eseguiti al pantano Longarini fra Ispica e Pachino e uno scarico abusivo di materiali lungo la SS 115 all’altezza del torrente Stafenna-Granati fra Noto e Rosolini rischiano di creare gravi situazioni di pericolo idrogeologico e stanno già danneggiando l’ambiente idrico circostante.
Lo denuncia Il deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso che stamattina ha svolto un sopralluogo nelle due aree, accompagnato dall’ingegnere Scorpo dell’autorità di bacino della Sicilia.
Il parlamentare chiederà una verifica urgente della situazione da parte della Regione “per evitare situazioni di grave pericolo per la popolazione e il ripetersi di tragedie come quella che ha colpito l’agente penitenziario Giuseppe Cappello, deceduto proprio sulla 115 a causa del dissesto del manto stradale.”

Al pantano Longarini, una diga sta sbarrando il regolare flusso dell’acqua determinando una stagnazione, con la conseguente moria di pesci e il rischio concreto di esondazione in caso di piogge abbondanti.
Sulla SS 115, dove già a causa di precedenti allagamenti il manto stradale ha ceduto e vi sono concreti rischi di cedimento della carreggiata, uno scarico di sfabricidi ha ostruito un canale sotto la statale, col pericolo di ulteriori esondazioni in caso di piogge.

“Non c’è tempo da perdere – afferma Gennuso – e per questo intendo interloquire velocemente con tutti gli enti interessati, per capire se la diga al Pantano Longarini è stata autorizzata e se sia conforme alle norme e perché ogni potenziale pericolo sia rimosso al più presto. 
Non vogliamo che tragedie del passato si ripetano ancora.”

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