Palermo 10 aprile 2024 – Nell’ambito sciopero nazionale di Cgil e Uil, domani nella provincia di Palermo si effettueranno 4 ore di sciopero generale in tutti i settori privati e 8 ore di stop nell’edilizia per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale e di fare impresa.

A Palermo il sit-in organizzato dalla Cgil e Uil regionali insieme a Flai e Uila siciliane si terrà alle 10 davanti alla Presidenza della Regione, con gli interventi dei segretari generali Cgil Alfio Mannino e Uil Luisella Lionti, per rimarcare, rispetto all’argomento centrale della sicurezza nei posti di lavoro, le responsabilità del governo siciliano “che non dà ancora corso a un protocollo di intesa siglato col precedente governo per aumentare il numero degli ispettori del lavoro”.

Allo sciopero partecipano tutte le aziende metalmeccaniche, dai Cantieri Navali a Italtel, dalla Leonardo alla St Microelectronics, Sirti, SeliKab e le altre, gli edili di tutti i cantieri e i lavoratori di tutte le categorie della Cgil palermitana: in queste settimane, nelle assemblee, presso le principali sedi di lavoro nel privato, è stata riscontrata la condivisione massiccia delle ragioni dello sciopero.

Per quanto riguarda gli edili, due pullman porteranno in piazza Indipendenza i lavoratori dell’anello ferroviario e del collettore fognario: nei due cantieri strategici di Palermo della D’Agostino e della Manelli è prevista l’adesione totale degli operai.  

E ancora al presidio ci saranno delegazioni dei lavoratori dei call center, delle aziende degli appalti telefonici, dei rider, dei lavoratori forestali dell’antiincendio. L’Ast potrà scioperare dalle 15.30 alle 19.30, nel rispetto delle norme sullo sciopero.

Parallelamente, al presidio sotto la presidenza della Regione, un altro sit-in coinvolgerà a partire dalle 9 i lavoratori edili del Coime, che protesteranno sotto la sede della Ragioneria per rivendicare le risposte che attendono da tempo dal Comune su annose questioni, come il riconoscimento del trattamento pensionistico.

“E’ uno sciopero costruito su alcuni temi che sono stati al centro delle diverse mobilitazioni di queste settimane dei lavoratori de vari settori, dall’edilizia, al commercio alle aziende, per chiedere zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale di fare impresa – dicono il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e il segretario d’organizzazione Francesco Piastra – Sicurezza sul lavoro,  un regime fiscale equo sono argomenti che stanno a cuore  e sempre più impellenti,  dal momento che è sotto gli occhi di tutti che il numero di vittime sul lavoro continua ad aumentare ogni giorno. Le ragioni della protesta sono imperniate su un documento condiviso di Cgil e Uil nazionale, che riguarda aspetti come la sicurezza e salute nei loghi di lavoro, sulle quali hanno competenza la Regione siciliana e l’assessorato al Lavoro”.

“La mobilitazione dei lavoratori riguarda anche le prospettive del Mezzogiorno – aggiungono Ridulfo e Piastra – Il governo nazionale e regionale hanno fatto poco e nulla: continuano a esserci problemi enormi sulla sanità, su diritti fondamentali come il diritto allo studio e il diritto al lavoro, per i giovani siciliani continua a essere difficoltoso rimanere nella nostra terra e il fenomeno migratorio dagli anni 90 non si è più arrestato”.

Su tutti questi temi sarà mobilitazione continua: martedì 16 aprile, alle ore 9, al San Paolo Palace, la Cgil Palermo riunirà le Assemblee Generali per discutere di lavoro e della difesa della Costituzione. Interverranno delegati e delegate delle 12 categorie, il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino e la segretaria Cgil nazionale Lara Ghiglione.   

 

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