“L’attesa è finita. Forse! Apprendiamo da un servizio televisivo della TgR Rai3 Sicilia che il 26 febbraio si dovrebbe riunire il vertice Regione-Comune per discutere di investimenti e lavori antidegrado alla Zona industriale di Catania. Questo incontro era stato annunciato in agosto, poi rinviato a data da destinarsi. Noi della Uil lo sollecitiamo da sei mesi. Ma soprattutto abbiamo chiesto e continueremo a chiedere fatti concreti”.
Lo afferma la segretaria generale della Uil etnea, Enza Meli, che aggiunge: “La Zona industriale oramai da decenni è totalmente abbandonata. Un problema tanto vecchio che lo abbiamo definito non la madre, ma la nonna di tutte le vertenze catanesi. Un freno agli investimenti, un fattore di rischio per lavoratrici e lavoratori. Aree dismesse, manto stradale dissestato, scarsa illuminazione, pochi mezzi pubblici, erbacce e allagamenti oltre a ricorrenti disservizi elettrici e nella raccolta rifiuti: possibile accettare un panorama così?”
L’esponente del “Sindacato delle Persone” dichiara ancora: “Vedremo se davvero si terrà lunedì 26 la riunione su presente e futuro di un’area che è vitale non solo per il territorio, ma per la Sicilia e il Meridione. Siamo pronti, come sempre, a partecipare a un confronto qualora Regione e Comune volessero ascoltare le parti sociali, innanzitutto i rappresentanti di quelle lavoratrici e di quei lavoratori che purtroppo conoscono bene il degrado della Zona industriale catanese. A noi, comunque, interessa soprattutto che si volti pagina dopo decenni di assenza della politica, i cui effetti sono drammaticamente evidenti”. “Avevamo gioito ma solo per poche ore – conclude Enza Meli – quando l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo aveva annunciato che il 3 agosto a Palazzo degli Elefanti avrebbe presentato il cronoprogramma di interventi per l’Area industriale. Poi, il rinvio per ragioni mai spiegate anche a chi, come la Uil, aveva rivendicato chiarimenti e chiarezza. Oggi, da un servizio televisivo spunta fuori la nuova data e intanto si parla di un piano da 10 milioni di euro, che sarebbe tempo di tirare fuori dai cassetti. Vogliamo ancora una volta dare voce a un’esigenza, finora inascoltata, dei catanesi: è urgente mettere in sicurezza e rilanciare la Zona industriale per salvaguardare, così, le opportunità occupazionali che ci sono e per crearne di nuove. Abbiamo già detto e ribadiamo adesso come sia tempo di porre fine a uno scandalo che frena lo sviluppo e costituisce un inaccettabile fattore di rischio per le persone”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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