Ormai l’emergenza rifiuti in Sicilia è diventata insostenibile ed i costi per lo smaltimento stanno divorando le nostre casse mettendo in ginocchio una parte cospicua dell’economia della regione.
Mi unisco al coro e sono al fianco di Schifani in questo nuovo progetto che prevede la costruzione di impianti termovalorizzatori a emissioni zero.
Concordo con Schifani quando afferma che: “Vogliamo risolvere i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti e allo stesso tempo produrre energia”.
Infatti è noto a tutti che il vantaggio nell’utilizzo di un termovalorizzatore nasce dalla possibilità di ricavare dall’attività di incenerimento di rifiuti non riciclabili energia pulita e, in alcuni casi, acqua calda che va ad alimentare il teleriscaldamento delle abitazioni.
I rifiuti vengono bruciati in un forno, composto da una o più caldaie che operano a una temperatura superiore agli 850 gradi: questo procedimento permette la totale ossidazione del rifiuto ed evita la produzione di diossine.
Per questo motivo i termovalorizzatori ad oggi rappresentano la soluzione migliore per chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti: diversamente gli scarti finirebbero in discarica, e molto spesso all’estero con costi elevatissimi.
E allora ritengo che si sia perso già troppo tempo, se pensiamo alla discarica di Bellolampo, che proprio in questi giorni, si è resa protagonista con i molteplici roghi e le cui conseguenze sono state un picco dei livelli di benzene e polveri nell’aria, molto al di sopra del livello di guardia, mettendo a rischio la salute dei palermitani. Tutto ciò non deve più accadere.
In una nota il deputato questore all’Ars on. Vincenzo Figuccia.