“Siamo nati per amare e abbracciare il mondo come il seno di una madre”
Filippo Papa
Amor Vincit Omnia è il nuovo progetto performativo dell’artista Filippo Papa. Dopo il grande successo di “Regeneration” svoltasi presso la Biennale Amedeo Modigliani di Venezia e aver ricevuto il “Premio Alto Merito Arte Performativa” dalla giuria del Premio “Le nove Muse”, l’artista realizzerà una nuova performance itinerante che avrà il suo inizio nella città dove vive: Catania. Filippo Papa è ospite del “Festival della Cultura Siciliana” Senza Remore a cura di Renato Basile che si svolgerà nel capoluogo siciliano l’1 e il 2 luglio presso la MoNuGallery – Monumento ai Caduti di Catania in Via S. Giovanni Li Cuti, 95127 Catania (CT). La performance è concepita come un profondo “atto intimo d’Amore” e si svolgerà due volte durante il primo e il secondo giorno del festival.
La filosofia del progetto parte da un accurato studio durato diversi anni, una ricerca legata alla rappresentazione di amore e pace, considerati come la vera forza e l’essenza stessa del genere umano. Amor Vincit omnia vuole essere un omaggio ed una rilettura dell’omonima e celebre opera di Caravaggio al quale Papa si è sempre sentito molto vicino per poetica e stile. Caravaggio riusciva a catturare la luce e a “scriverla” raccontando luci e ombre della realtà della sua epoca. La frase Amor Vincit Omnia ha un significato talmente profondo e potente nella sua semplicità da rappresentare il miglior messaggio che si possa comunicare per conferire speranza e positività verso se stessi ed il prossimo. L’amore vince su ogni cosa è un monito che tutti dovremmo ricordare sempre per sentire conforto e forza, specialmente in questo periodo difficile che il mondo intero sta affrontando.
Durante la performance l’artista in posizione “Fetale” si mostrerà nudo e disteso a terra intento ad abbracciare delicatamente ed amorevolmente la metà di una sfera dipinta color oro – la rappresentazione metaforica stilizzata del nostro pianeta spaccato in due in balia degli eventi attuali che ne hanno causato una rottura – la cui restante metà sarà invece adagiata a terra vuota.
La sensazione dello spettatore sarà quasi come vedere un momento dilatato nel tempo in quanto l’atto performativo durerà per oltre un’ ora diventando dogma di amore per noi e per gli altri per non dimenticare da dove proveniamo, celebrando e proteggendo la terra in un equilibrio surreale.
Durante l’atto performativo è prevista l’interazione del pubblico che potrà scrivere su fogli di carta forniti un messaggio d’amore e pace da inserire sulla seconda parte del globo aperto. Lo spettatore interagendo potrà unire i suoi pensieri a quelli degli altri in modo da riempire questa metà di globo colma d’amore.
In conclusione il performer prenderà la metà di globo dorato con i messaggi degli spettatori all’interno per ricongiungerla con l’altra parte in modo da suggellare i messaggi al suo interno che diventeranno parte integrante di esso. L’utilizzo del color oro è stato scelto per esaltare e rendere sublime il messaggio ed il gesto d’amore primigenio nei confronti dell’umanità.
Inoltre l’oro rappresenta da sempre la luce perché ricorda il sole trasmettendo un senso di calore e forza. Si ritiene che possa essere anche un simbolo di apertura, liberazione, sblocco ed espansione. Ancora una volta l’espressione della nudità è presente nella ricerca di Papa. In questo atto performativo l’essere nudi è come ritornare alle origini a partire dal momento della nostra nascita.Appena nati la nostra prima azione è stata quella di toccare nostra “Madre” che ci fa avvicinare al suo seno per nutrirci. All’interno della performance di Papa “la madre” è simbolicamente la “terra” simbolo anche della divinità primigenia.
Dobbiamo prenderci cura di nostra madre, amare la terra che ci nutre salvaguardando l’ambiente e facendo scelte consapevoli per non danneggiare la natura.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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