Sfruttare la vegetazione invasiva dei fiumi siciliani per scopi produttivi, trasformando un potenziale pericolo per la sicurezza in una preziosa risorsa economica.
L’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana ha pubblicato un avviso con il quale invita Comuni, Città metropolitane, Consorzi di Comuni, ma anche soggetti privati, a presentare progetti di recupero a fini produttivi del materiale vegetale rimosso dai corsi d’acqua dell’Isola. Un provvedimento che si inserisce all’interno delle misure messe in campo dal governo Schifani per assicurare l’efficienza idraulica dei fiumi siciliani e prevenire i rischi idrogeologici, garantendo così l’incolumità dei cittadini e la sicurezza dei territori.
L’Autorità di bacino, di concerto con i diversi soggetti istituzionali coinvolti, ha già individuato i tratti dei corsi d’acqua demaniali, distinti per provincia, che necessitano di un intervento per eliminare la vegetazione invasiva. E con questo avviso si punta adesso a incentivarne il riutilizzo in campo produttivo, per esempio impiegando questi materiali di risulta nel processo di trasformazione delle biomasse.
I soggetti interessati avranno 60 giorni di tempo dalla pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Regione (Gurs) per presentare le istanze. Alla domanda andrà allegata anche la planimetria, con il riferimento al corso d’acqua dal quale prelevare il materiale vegetale, e indicate le modalità operative e la tempistica previste per l’esecuzione delle attività.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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