Formazione, paralisi annunciata e licenziamenti in vista – Gli enti: “Migliaia di ragazzi a rischio dispersione”
Lunedì a Palazzo d’Orléans il giorno della verità
Una stasi che va somigliando sempre più alla paralisi, per i bandi della Formazione professionale per l’istruzione in età dell’obbligo. Solo il preludio, secondo le organizzazioni datoriali più rappresentative, alle ormai imminenti e inevitabili procedure di licenziamento di larga parte del personale. Con l’onda lunga, anch’essa in vista, dell’ingrossamento dei numeri già drammatici della dispersione scolastica. In vista dell’incontro chiesto dalle organizzazioni con il presidente della Regione Renato Schifani, fissato per lunedì 7 agosto, e alle porte dell’avvio dell’anno scolastico, gli enti (Forma, Cenfop, Forma.Re, Asef, Anfop Sicilia) lanciano un allarme che è ormai segnale di emergenza inequivocabile, rendendo nota la griglia di proposte sulle sorti dei principali decisivi per il settore: “Dopo e malgrado le rassicurazioni, datate ormai maggio di quest’anno, migliaia di minori in obbligo scolastico non potranno iniziare a settembre il proprio percorso di istruzione e formazione professionale, al pari dei loro coetanei iscritti al sistema scolastico tradizionale. La pubblicazione degli Avvisi di I, II e III anno del sistema scolastico-professionale (IeFP) sarebbe dovuta avvenire non più tardi del mese di giugno. Il fatto che ad agosto nulla sia stato pubblicato, determina il concreto rischio di avviare le attività formative a Natale. Un atto incomprensibile e inconcepibile che produrrà effetti gravi sul dramma della dispersione scolastica, per cui questa regione già detiene lo spiacevole primato nazionale. Inoltre, se è vero, com’è vero, che la giunta ha deliberato lo scorrimento dell’avviso 8, è anche vero che nessun altro atto per avviare questi percorsi è mai stato redatto dall’assessorato competente. Siamo ancora oggi in una fase di stallo. Uno stallo – continua la nota degli Enti – che riguarda anche importanti iniziative quale quella di ‘GOL’, che in altre regioni registra l’avviamento e quasi conclusione delle attività previste dal Programma; e non comprendiamo quali siano i reali problemi che non consentono all’Amministrazione di attivarsi in tempo utile per dare una concreta risposta all’utenza che, in Sicilia, non vede interessate altre fasce deboli e la scarsa considerazione delle negative ricadute occupazionali in una realtà già gravata da un elevato indice di disoccupati. Il risultato di tutto ciò ci vedrà costretti, da settembre 2023, ad iniziare le prime procedure di licenziamento del personale in carico, che vivono con passione e professionalità il proprio impegno lavorativo ed educativo soprattutto nei confronti degli allievi più giovani in obbligo scolastico”.
L’emergenza investe, per naturale conseguenza, anche la questione dei pagamenti: “Non iniziando alcuna attività entro il mese di ottobre, si allontana la possibilità di ricevere i primi acconti entro dicembre, e ciò metterebbe a serio rischio la sopravvivenza. Chiediamo, come promesso il 24 maggio 2023, di costituire il Comitato per le politiche regionali della formazione professionale previsto dall’articolo 17 della L. R. 14 dicembre 2019, n. 23, assumendone da subito il controllo al fine di garantire la massima condivisione in materia di formazione professionale, quale strumento per lo sviluppo e la coesione sociale”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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