L’Istituto Italiano Fernando Santi ha posto da tempo in Sicilia la questione degli organismi ad area vasta, particolarmente quella dei GAL che in violazione delle norme esistenti in materia vengono rappresentati dai Sindaci, ancorché dalle aziende e dai soci che svolgono attività economiche e assicurano servizi sociali in coerenza al ruolo assegnato dalla Costituzione Italiana.
Pare pertanto opportuno evidenziare che con nota rimessa al Presidente del GAL Etna, che irritualmente riveste tale carica, pur essendo Sindaco di Paternò, Comune Commissariato per mafia nei giorni scorsi, l’Istituto Italiano Fernando Santi ha affermato: voi non siete al servizio del territorio, guidate una Istituzione e dovete renderne conto ai suoi soci. Tantomeno potete ipotizzare di beneficiare di finanziamenti e chiedere alle organizzazioni nazionali e regionali che vi sostengono, che nella loro qualità di soci si facciano carico delle passività, pur essendo esclusi da qualsiasi progetto o coinvolgimento, riservati ai Comuni e agli amici ristretti.
Relativamente al GAL Madonie, l’Istituto ha invitato Cicero Mario, Sindaco di Castelbuono, a dimettersi e a provvedere al pagamento delle somme stabilite dal Giudice Civile di Termini Imerese per l’illegittima convocazione dell’Assemblea del Consorzio Turistico Cefalù-Madonie che lo ha reso illegittimamente Presidente di detto Consorzio, nonché al versamento dei circa 200 mila euro da lui dovuti al GAL per la gestione del Centro Commerciale di Campofelice di Roccella, assicurando, altresì, al più presto, la sua fuoriuscita da Presidente del GAL, perché tale ruolo non spetta, per disposizione di legge, ai Sindaci, ma ai soggetti privati.
Con molta amarezza occorre prendere atto, da chi si è battuto sin dagli anni 60’ per il decentramento dei poteri dallo Stato agli Enti Locali, ricomprendendo anche l’Ente Locale Regione, che siffatto decentramento ha alimentato peculati, sottrazioni, ruberie, generando una classe cosiddetta “dirigente”, impreparata e inadeguata alla nobile arte della polis, per cui è necessario marginalizzare saltafossi ed opportunisti che presidiano il territorio e le Istituzioni.
Luciano Luciani, Presidente Istituto Italiano Fernando Santi
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