“È inaccettabile che sia stato negato lo stato di calamità richiesto a seguito della sequenza di incendi che hanno devastato la nostra regione e determinato in Sicilia 6 morti oltre che 150 milioni di euro di danni.

Tutto ciò assume connotati politici enormi anche alla luce del fatto che il governo Meloni ha gli stessi colori politici del governo Schifani e che chi rappresenta il dicastero della protezione civile è Musumeci, predecessore di Schifani.”

Lo dichiara il parlamentare regionale e vicecapogruppo all’ARS del Partito Democratico Mario Giambona alla luce delle novità trapelate nelle ultime ore sulle interlocuzioni tra gli uffici della protezione civile Siciliana ed il dicastero di competenza e che gettano ombre importanti sui rapporti politici tra il governo Schifani e Roma.

Continua Giambona, “Tutto ciò è gravissimo, la Sicilia è lasciata sola al proprio destino. A poco valgono i comunicati del presidente della regione il cui solo record da segnalare è per inerzia e scarsa tempestività.”

Rimane il tema di come garantire il risarcimento dei danni. Ecco perché, conclude il parlamentare regionale, “ritengo sia indispensabile sospendere già da oggi i lavori previsti della finanziaria per comprendere al meglio se la trattativa romana garantirà i ristori. Diversamente, anche alla luce di quanto dichiarato dal presidente Schifani, bisognerà prevedere già nel maxiemendanento ogni possibile risorsa utile a garantire la copertura dei danni subiti ai Siciliani.”

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