Gli ultimi figli dei Re accompagnano il lettore in un viaggio straordinario e intrigante. La trama si snoda attraverso epoche storiche di spettacolare fascino, arricchite da figure eroiche e personaggi vividamente tratteggiati, ognuno dei quali contribuisce a creare un affresco complesso e sfaccettato della civiltà antica. L’Autore non si limita a narrare eventi storici significativi, ma esplora temi universali come il potere, la giustizia, l’amore, la fede e il libero arbitrio. Un romanzo di ampio respiro dalla forza travolgente, ricco di prosa e dettagli, che cattura il lettore, immergendolo in un mondo antico memorabile, fatto di potenti città fortificate e viaggi transoceanici, dove passioni, intrighi politici, scoperte scientifiche, credenze ancestrali e dilemmi morali si fondono in un racconto avvincente. 

Sinossi.

814 a.C. La giovane regina Eliša di Sur (Tiro) deve fuggire dal fratello. Quest’ultimo è responsabile del cruento assassinio del re Aharba, marito e zio della regina. A corte, per volere del venerabile Agash, comparirà un potente sacerdote e principe, Oziàs, che riuscirà a interpretare un sogno della regina. In quella sera del mese di Iyyar, Eliša, impressionata dalla saggezza del giovane principe, vorrà sapere di più sul conto di questo straordinario uomo che, dopo oltre cento inverni, ha ancora le sembianze di un giovane in età virile. Anche lui, molto tempo addietro, fu costretto all’esilio da Sur. Riuscirà il principe Oziàs a infondere coraggio in una regina disperata per la morte violenta del marito? Oziàs inizia a raccontare. Di fronte a una regina dal volto atterrito e a una corte scossa, nella Grande Sala del palazzo reale di Sur il tempo scorre e il principe Oziàs, con una voce tonante, parlerà per una notte intera della sua spaventosa fuga per mare, alla volta di Babilu (Babilonia). Lì, oltrepassata la colonia fenicia di Eddana, il grande makhkhu Arràbu, l’uccellatore Abiya, donna Bibìya e molti altri aiuteranno Oziàs a superare i dolori dell’esilio, la peste e la morte del fratello maggiore Rib-Addu. Tuttavia, non tutto è fosco e triste. Il piano che il dio ha in serbo per il principe Oziàs sarà anche fatto di gioie e speranze. Inaspettatamente, incontrerà l’amore di una giovane donna, Šintmanet, terribile e decisa a vendicare i suoi avi assassinati, ma anche bella, affascinante e straordinariamente amorevole verso la nuova vita che nascerà.

È il trionfo del bene sul male, della vita sulla morte. Una rincorsa esasperante verso la libertà, contro l’arroganza del potere e la malvagità dell’uomo, che ha degli straordinari paralleli col mondo d’oggi.


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