«Una Festa in cui folklore, tradizione e attrattività sono la positiva sintesi di un prodotto turistico che va sostenuto con forza. Lo abbiamo fatto, non soltanto con la presenza istituzionale, ma anche con il sostegno economico della Regione perché siamo convinti che eventi così consolidati e che hanno un fortissimo richiamo costituiscono l’elemento di forza di una visione turistica di un territorio nel suo complesso».

Lo dichiara l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, commentando la conclusione del festival internazionale del “Mandorlo in fiore” di Agrigento. A vincere la 75 edizione, dopo tre anni di stop dovuto alla pandemia, il gruppo “Navruz dance ensemble” dell’Uzbeskistan.

«Per l’occasione – prosegue l’esponente del governo Schifani, che ha partecipato alla premiazione nella Valle dei templi – nel corso della manifestazione abbiamo anche ritenuto di condividere, insieme a Ferrovie dello Stato e al Comune di Agrigento, un’anticipazione dell’edizione dei “Treni storici”. La replicheremo quest’anno attraverso un ricco programma, e ciò per consentire ai tanti partecipanti di assistere alle tradizionali sfilate dei gruppi folkloristici e agli eventi collaterali previsti all’interno della festa».

«Continueremo con convinzione – conclude Amata – a condividere momenti così rilevanti sotto il profilo turistico che rappresentano l’identità di un territorio e che concorrono a rafforzare significativamente il brand della Sicilia».

Stamattina, a Naro, ultima parata dei gruppi partecipanti al 65° festival internazionale del Folklore, tappa conclusiva, come tradizione del Mandorlo in Fiore.

Ad accogliere le delegazioni la sindaca, Maria Grazia Brandara.

“Come ad ogni Festa del Mandorlo in Fiore – ha dichiarato Brandara -,  Naro rivive le sue tradizioni che hanno dato origine alla manifestazione. È per noi non soltanto motivo di orgoglio ma anche un sentimento profondo di appartenenza ai valori della pace e della fratellanza tra i popoli di ogni parte del mondo. Per noi – ha concluso – è una festa molto sentita che anima le vie cittadine tra folklore e spettacolo”

Proprio a Naro riportano le origini della manifestazione. La prima Sagra del Mandorlo in Fiore si svolse negli anni ’30 su iniziativa dal Conte Alfonso Gaetani, nella Val Paradiso, imbiancata dai mandorli in fiore. Eppure, la festa richiama il mito di Demetra e di Kore, sua figlia, rapita da Ade e portata negli Inferi, da cui poteva tornare sulla terra per un breve periodo dell’anno, durante il quale iniziava la primavera. Il risveglio della natura veniva celebrato, invero, già in età preellenica, in tutto il Mediterraneo.

A partecipare alla parata di questa mattina nella “Fulgentissima”, svoltasi tra viale Umberto I e via Vittorio Emanuele, sono stati i gruppi folclorici della Georgia e Messico, mentre nel pomeriggio, alle 15,30, i performer della Romania si esibiranno con uno spettacolo in piazza Garibaldi, fatto di momenti di folclore e non solo.

Consuntivo positivo per il direttore organizzativo del 75° Mandorlo in Fiore, Giovanni Di Maida: “Un’edizione straordinaria e imponente quella di quest’anno, la prima dopo 3 anni di stop dovuti al Covid. Trentacinque le nazioni che hanno partecipato, tantissimi cortei storici e gruppi regionali. Possiamo parlare di un’edizione veramente importante, testimoniata dal numero di visitatori provenienti da tutta la Sicilia e oltre, che la città di Agrigento ha accolto in questi giorni con eventi, spettacoli e le sfilate che si sono svolti durante la settimana.”

Il Mandorlo in Fiore è stato organizzato dal Comune di Agrigento, in collaborazione con il Parco Archeologico della Valle dei Templi, la DMO Distretto Turistico Valle dei Templi e la Fondazione Teatro Luigi Pirandello.

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