I ragazzi del Capo debuttano per la prima volta sul palco del Teatro Biondo con “Rosalia Voce di Santa”, opera dedicata alla vita della Santuzza, simbolo di rinascita in una Palermo martoriata dalla peste, sospesa tra il terrore della morte e il bisogno disperato di fede.

Lo spettacolo, prodotto e messo in scena dalla compagnia teatrale Araldo del Vespro, è in programma martedì 9 settembre 2025 alla Sala Strehler, alle ore 21.00.

Il testo e la regia sono di Giuseppe Bongiorno, presidente e fondatore della compagnia teatrale, nata nel 2018 con l’intento non solo di riportare in auge le opere e le arti della tradizione siciliana, ma soprattutto di contribuire a colmare i disagi e le difficoltà di un quartiere storico della città.

Della compagnia fanno parte, accanto ad attori e artisti professionisti, anche giovani residenti del Capo.

«Per noi il teatro è un importante strumento sociale di riscatto – spiega il regista Giuseppe Bongiorno -. Il nostro obiettivo è contrastare le diseguaglianze educative e culturali presenti nel territorio. Per fare questo, organizziamo attività teatrali gratuite destinate a ragazzi che altrimenti non potrebbero accedere a percorsi formativi tradizionali come scuole private di teatro, danza e musica».


“Rosalia Voce di Santa”, lo spettacolo

Lo spettacolo racconta il culto di Santa Rosalia, patrona di Palermo, attraverso una narrazione coinvolgente che unisce elementi storici e leggendari.

Un’opera teatrale che intreccia prosa e danza, storia e spiritualità, sogno e realtà.

Ambientata nel 1624 in una Palermo flagellata dalla peste, la struttura narrativa è costruita come un affresco corale: gli attori danno vita a un mosaico di personaggi (nobili e popolani, ecclesiastici e mercanti, medici e condannati).

Il testo, ricco di venature poetiche ma ancorato a una ricerca storica rigorosa, alterna momenti di grande tensione drammatica – come le scene della peste – a istanti di profonda introspezione e lirismo.


Il dialetto siciliano affiora nei dialoghi popolari, mentre le scene di corte e chiesa sono intessute in una lingua colta, evocativa, capace di restituire il respiro dell’epoca.

Le coreografie amplificano il flusso narrativo: la danza diventa estensione emotiva della parola, veicolo della spiritualità dei personaggi.

«”Rosalia Voce di Santa” non è solo un racconto su Palermo o sulla peste – spiega il regista -, è un’esplorazione del mistero della fede, del bisogno umano di redenzione, della forza della memoria collettiva. È uno spettacolo pensato per un pubblico trasversale, capace di parlare alla sensibilità contemporanea pur affondando le radici nella nostra storia più profonda».

Info e biglietti

I biglietti sono acquistabili, su prenotazione, chiamando o inviando un messaggio Whatsapp, al numero di telefono 3892996221. Il costo intero del biglietto è 15 euro.

Luogo: Teatro Biondo, via Roma, PALERMO, PALERMO, SICILIA

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