Palermo 12 dicembre 2023 – Il Forum sanità pubblica Palermo torna sulla vicenda che riguarda il ginecologo Biagio Adile, che è tornato in servizio da esterno negli ospedali pubblici di Corleone e Petralia nonostante una condanna in primo grado per violenza sessuale.
E con un documento approvato ieri, invita il commissario Asp Palermo Daniela Faraoni, in considerazione della scadenza dell’incarico il 31 dicembre prossimo, a non prorogare l’incarico ad Adile e a indire un nuovo bando pubblico rivolto a medici specializzati nelle discipline di Ostetricia e Ginecologia
L’argomento è stato ripreso ieri pomeriggio in occasione dell’assemblea plenaria del Forum sulla sanitò pubblica di Palermo e provincia, che si è svolto al Noz, presso i Cantieri culturali alla Zisa. All’incontro, ancora una volta si è parlato dei guasti della sanità pubblica e di una situazione che si aggrava sempre più: mancano i medici di base, i pronto soccorso sono al collasso, aumentano gli ospedali senza reparti sia in città che in provincia, le liste d’attesa restano interminabili.
Il movimento, che è sceso in piazza il 27 ottobre con la manifestazione in difesa della sanità pubblica, non ha intenzione di arrendersi alla continua violazione del diritto alla salute garantito all’art.32 a dalla Costituzione. E, annunciando nuove iniziative in cantiere, rinnova la richiesta di una interlocuzione con il presidente della Regione Renato Schifani.   
”L’incarico, come previsto dal bando, potrà avere una prosecuzione di durata annuale, così come può essere risolto anticipatamente dall’Asp, per qualunque ragione. Pertanto – interviene il Forum sanità pubblica Palermo –  chiediamo alla dottoressa Faraoni di non prorogare l’incarico in quanto il dottore Adile è stato condannato con sentenza di primo grado a 5 anni e 2 mesi di carcere per violenza sessuale”.  
Adile fu l’unico candidato che partecipò all’avviso pubblico emanato dall’Asp, un  bando, denuncia il Forum, “che sembrava fatto proprio per escludere la partecipazione di altri candidati”.
Il Forum cita i requisiti generali degli avvisi pubblici, che di norma prevedono per il partecipante a un concorso “che non debba avere riportato condanne penali o sentenze di patteggiamento” e “di non avere in corso procedimenti penali (in caso positivo specificare quali)”.
“Ma nel caso dell’avviso emanato dal commissario dell’azienda Asl Palermo si legge semplicemente che bisogna ‘non avere riportato condanne penali definitive’. Fattispecie idonea per il candidato Adile – sottolinea il Forum sanità pubblica Palermo nella sua nota – Sia chiaro: il cittadino Adile è innocente sino a quando una sentenza definitiva non dichiari il contrario. Ma certamente è colpevole moralmente. Non vogliamo entrare nel merito della sentenza di primo grado, di cui sconosciamo gli atti processuali. Ma da un professionista nell’esercizio delle sue funzioni si pretende la massima correttezza, anche nel caso in cui la controparte possa dimostrare complicità. Deontologia vuole che si rifiuti”.
Considerata la tipologia del reato, il Forum, rivolgendosi al commissario straordinario dell’Asp solleva una questione di legittimità sull’incarico affidato ad Adile. “Forse non sarebbe stato opportuno – aggiungono i responsabili del movimento – Pertanto, in considerazione dell’approssimarsi della scadenza dell’incarico, sarebbe lecito aspettarsi  che venga indetto  un nuovo avviso pubblico e che l’incarico al dottor Adile non venga mantenuto”.

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