La governance condivisa del Pnrr e dei fondi Ue, le politiche attive per il lavoro, il welfare diffuso sul territorio e il gap infrastrutturale. Sono queste fra le priorità su cui la Cisl Sicilia chiede che “subito si avvii un confronto stabile col governo regionale”.
“Serve una strategia di merito, di risposte e di prospettiva che non può prescindere dalla condivisione col sindacato, voce e gambe di centinaia di migliaia di lavoratori” ha detto il segretario generale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, al Consiglio generale, riunitosi oggi all’Hotel delle Palme a Palermo. Al centro dei lavori, chiusi dall’intervento del segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, l’avvio a livello regionale della campagna della Cisl per la raccolta firme della legge “La partecipazione al Lavoro” #unpostoaltavolo.
“Il governo Schifani deve mettere mano a un progetto complessivo per l’isola, che punti a un rilancio reale del sistema produttivo, economico e socio sanitario – ha aggiunto Cappuccio – partendo da un corretto ed efficace utilizzo delle risorse del Pnrr e dei fondi Ue. Ma per farlo, è ormai improcrastinabile una seria riforma della macchina burocratica e amministrativa regionale e locale, perché solo così si possono raggiungere i risultati attesi. L’esecutivo Schifani dialoghi col governo nazionale per rivedere gli accordi Stato – Regione, soprattutto rispetto alla possibilità di aprire una nuova stagione nella pubblica amministrazione, che sia nella logica di un efficientamento, della sburocratizzazione e della velocizzazione”.
“Bisogna lavorare insieme per superare i profondi ritardi nelle infrastrutture, nei servizi, nelle possibilità produttive e industriali. Ostacoli e fratture che fanno male, più che altrove, in una regione straordinaria come la Sicilia”. Lo ha detto oggi il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Palermo concludendo il consiglio generale della Cisl siciliana. “Con l’incontro del 30 maggio con il premier Meloni ed il Governo c’è stato un cambio di passo importante. Ora ci aspettiamo un confronto serrato e strutturato per raggiungere tutti gli obiettivi alla base della grande mobilitazione unitaria delle scorse settimane, primo fra tutti la tutela di salari e pensioni. Ora alle parole dovranno seguire i fatti”. Il leader Cisl ha parlato anche del lancio della campagna della Cisl per la raccolta di firme di una la legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori. “La proposta di legge di iniziativa popolare che la Cisl ha lanciato il primo giugno sul coinvolgimento dei lavoratori alla gestione, ai risultati e all’organizzazione delle aziende è la più grande riforma istituzionale che si possa fare per procedere concretamente verso una vera democrazia economicale”, ha aggiunto Sbarra. “Vogliamo che la partecipazione diventi effettivamente un diritto fondamentale dei lavoratori.
Una rivoluzione dal basso, che contribuirebbe a mettere il Paese in maniera stabile sulla strada di uno sviluppo socialmente sostenibile”
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