“Il lavoro in nero e’una piaga sociale che inficia fortemente il mercato del lavoro e soprattutto mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori e la scoperta da parte dei carabinieri di tredici lavoratori in nero e la sospensione di nove attività per irregolarità nella messa in sicurezza e mancato rispetto delle regole nei cantieri del palermitano e’ la dimostrazione che si continua a sottovalutare il rischio e soprattutto si registra la totale leggerezza degli imprenditori edili nei confronti dei propri lavoratori” . Lo dicono in una nota congiunta il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca e il segretario provinciale della Filca Cisl Sicilia Palermo Trapani, Francesco Danese che aggiungono:”Nell’esprimere il nostro plauso ai carabinieri per l’ottimo lavoro svolto e nel riscontrare per fortuna che si registra una flessione di chi trasgredisce, ribadiamo con forza che bisogna potenziare i controlli e aumentare il numero degli ispettori in vista soprattutto dei tanti cantieri edili che verranno avviati con i fondi del Pnrr e che bei prossimi mesi entrano nel vivo della produzione. E rilanciamo la necessità di un protocollo di intesa con l’ispettorato e i nostri Rlst che, oltre ad essere fondamentali per sensibilizzare i lavoratori e le imprese sull’importanza dell’informazione e della formazione dei lavoratori nei cantieri, possono diventare, lavorando in sinergia con l’ispettorato, anche sentinelle strategiche per il rispetto delle norme su salute e sicurezza e in materia contributiva”.

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