«Messina è una città sfortunata, è vero. Eppure, l’ho amata e la amo ancora, perché l’ho vissuta in amicizia: i messinesi sono la fortuna di questa città». Così la voce di Elisabetta racconta gli incontri con gli abitanti di una città inquieta, abituata a studiare il passaggio dei naviganti. Le voci allora corrono, come si dice, ma stavolta rimangono anche sul posto. I due fenomeni convivono infatti su Loquis, nelle storie raccontate da chi abita o attraversa un territorio e ne lascia orma sonora alla comunità degli altri viaggiatori.
In occasione della giornata internazionale della voce, l’app di travel podcast ideata da Bruno Pellegrini e fondata con Fabrizio Cialdea inaugura il canale “100 voci per 100 luoghi”: 100 nuovi podcast, uno per ogni capoluogo di provincia italiana, pubblicati in contemporanea per tracciare una nuova mappa di storie, tradizioni e curiosità. Ogni contributo è curato dai professionisti e professioniste della voce che fanno parte della Loquis Factory, un network appassionato e creativo per il podcasting autoriale di viaggio che espande i numerosi contenuti già offerti spontaneamente dagli utenti. Tra i vari contributi, l’atlante di luoghi parlanti ospita una sezione dedicata a Messina con affondi curati da Elisabetta Ricciuti.
Scrittrice catanese, appassionata di fotografia e cantastorie nell’animo. «Ho bisogno di parlare e raccontare – spiega – e il podcast lo vedo come un modo per condividere una storia, come i miei genitori e mia nonna facevano con me prima di andare a letto, solo su larga scala». Così, dall’ombra ancora nera del grande terremoto ai rotti scenari disegnati dalla grande guerra, le storie della città fanno sponda tra la caserma abbandonata sui colli e gli spaventi del Castellaccio.
Ogni voce tramanda un modo di vivere e uno sguardo diverso sulla dimora di Cariddi, dove il valore sono gli incontri, come può essere solo in una città sullo stretto. Emerge la scoperta di una terra antica ma al contempo nuova, oltre l’idea del viaggio come bene di consumo e il relativo format della “recensione geolocalizzata”, per un incontro autentico con la sua identità e la sua comunità. L’anima dei luoghi ha la voce delle persone.
Una voce in cerca di compagnia, tra un giro a villa Mazzini, una granita al bar Torino e i tuffi fuori stagione a Torre Faro. «Cosa c’è di più siciliano se non le storie raccontate oralmente?», conferma Ricciuti.All’insegna di un nuovo umanesimo digitale, Loquis invita tutti gli amanti dell’immenso patrimonio che precede e accompagna quello visibile, nelle storie di chi ha edificato parte dell’immaginario legato a un particolare luogo, a offrire la propria versione. Questo atlante sonoro ha infatti pagine infinite ancora da scrivere. Un’opportunità aperta a tutti i podcaster su Loquis per contribuire ad arricchire il racconto delle storie del mondo, per essere parte attiva di questa esperienza unica, contribuendo con il racconto dei propri luoghi a ispirare chi viaggia a riscoprire la bellezza del reale con occhi nuovi.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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