“Il Festival nasce da un percorso di ricerca che si snoda durante tutto l’anno” dichiara Gaetano Giunta. Previste le sezioni “Arcipelaghi della visione”, “Mare di cinema arabo”, il concorso “Vedere la Musica”, “Fuori Norma”, il Festival del cinema spagnolo e latino-americano, eventi letterari, di teatro e musica. 

Si svolgerà dal 18 luglio all’8 agosto la XXII edizione dell’Horcynus Festival, il cui tema di quest’anno è “Scegliere il domani”, che offrirà spunti per riflettere su come le scelte di oggi, culturalmente, economicamente, socialmente e tecnologicamente connotate, determineranno il futuro di tutti noi. 

L’evento, sarà ospitato, come di consueto, al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro, è realizzato a cura della Fondazione Horcynus Orca e della Fondazione MeSSInA e, negli anni, con il sostegno di: MiC, Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, Università degli Studi di Messina, Comune di Messina, Città Metropolitana di Messina, ATM – Azienda Trasporti Messina, Impresa Sociale Con i Bambini.

“Da sempre l’Horcynus Festival restituisce in termini culturali il lavoro che il Distretto Sociale Evoluto, di cui Fondazione Horcynus Orca e Fondazione Messina sono parte fondante, svolge nel contrasto alle diseguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento” – sottolinea Giuseppe Giordano, presidente della Fondazione Horcynus Orca e prorettore dell’Università degli Studi di Messina. “In questa XXII edizione abbiamo puntato ancora di più sullo “Scegliere il Domani”, perché il futuro dipende anche da ciò che facciamo, insieme, per la comunità, a partire da quelle più esposte alle scosse del contemporaneo. Ci sarà l’opportunità di assistere a documentari e film in anteprima nazionale, concerti, laboratori educativi di alto livello: interessanti, innovativi e che ci aiuteranno a riflettere. Il tutto in modo gratuito, come sempre”, conclude Giordano.

“E’ importante sottolineare che l’HF nasce da un percorso di ricerca che si snoda durante tutto l’anno, ed è sempre più festival della ‘complessità’, di ‘intrecci’ e ‘intersezioni’. Nelle sue diverse articolazioni, denominate Lab, Social ed Edu, rappresenta un’emergenza scientifico-culturale e di divulgazione che accompagna la vita, l’evoluzione e il processo di internazionalizzazione del Distretto Sociale Evoluto, nei differenti territori in cui esso si sviluppa”, spiega Gaetano Giunta, fondatore di Fondazione Messina.

L’edizione 2024 propone una serie di appuntamenti coerenti con tali premesse, confermando le sezioni “Arcipelaghi della visione”, “Mare di cinema arabo”, “Fuori Norma”, il concorso nazionale di videoclip “Vedere la Musica”, eventi letterari, di teatro e musica.

Il direttore artistico, il regista Franco Jannuzzi, presenta così l’edizione 2024 dell’HF: “Mi piace declinare in diversi modi il tema che scegliamo. E quindi, tra intrecci e confluenze con le altre sezioni del Festival, navigare tra questi ‘Arcipelaghi della Visione’. Vorrei anche evidenziare il valore dei premi che conferiremo ad Adriano Aprà, che ci ha lasciato un importante insegnamento per cercare una ‘nuova strada del cinema italiano’ e a Ken Loach, un grande autore che ha deciso di non girare più film ed ha sempre raccontato le storie delle persone più bisognose della nostra società. Dopo un videocollegamento con Loach, proietteremo il suo ultimo film, ‘The Old Oak’. Da segnalare la nuova collaborazione con Daniela Weber, responsabile della programmazione del Festival di Berlino, che proporrà ‘White Plastic Sky’ e ‘Alcarras’, due film selezionati dalla Berlinale, che ci racconteranno il ‘domani’ in maniera diversa. Come anche le registe e i registi di tutti gli altri film, ci parleranno della loro visione del futuro, oscillando tra passato e presente”.

Si rinnova, inoltre, per il sesto anno consecutivo la partnership con il Festival del cinema spagnolo e latino-americano “La nueva ola”, in programma dal 28 al 30 luglio: La selezione curata da Federico Sartori e Iris Martín-Peralta (Exit Media), in linea con la tematica centrale del Festival, presenta ogni sera un programma composto da un corto in prima nazionale e un lungometraggio di qualità dell’ultima stagione del cinema spagnolo.

“Verranno presentati diversi libri e, tra questi, un discorso a parte va fatto sul testo di Federico Vitella, docente di Cinema al DAMS di Messina, autore di ‘Maggiorate, divismo e celebrità nella nuova Italia’: una analisi sulla nascita del fenomeno del divismo, nettamente diverso da quello contemporaneo. L’HF – annuncia Jannuzzi – giovedì 18 luglio sarà inaugurato dal documentario ‘I Quindici’ di Alessandro Turchi che abbiamo prodotto: viene raccontato il riscatto e la rinascita dei 15 birrai messinesi che, dopo la chiusura della storica Birra Messina, hanno costruito il Birrificio Messina”. 

Giacomo Farina, direttore artistico della sezione musica, aggiunge: “Se gli esseri viventi sono nomadi anche le idee lo sono. E la musica non è da meno, anzi le sue vibrazioni spesso precedono idee e persone. Il 20 luglio ospiteremo un appuntamento imperdibile con i Radiodervish e Faisal Taher che, da anni, cantano parole e vibrazioni di pacifica e proficua convivenza fra popoli attualmente in guerra. Inascoltati, come alcuni loro colleghi dall’altra parte del reticolato, ma tenaci e visionari ci racconteranno della Palestina, delle sue speranze e del nostro destino futuro. Così come è il futuro l’argomento sommerso dei concerti di Anet, Basiliscus P, Chris obehi, Curramore e Veeble, in programma il 27 luglio durante il ‘Pelorias Sea Sound’, a cura di Tuma Records e Onda Pop, un futuro che finora le nuove generazioni non vedono, ma che vogliono costruirlo liberamente”.

“Avremo, inoltre, la seconda edizione di ‘Vedere la Musica’, il contest nazionale di videoclip che interpreta il linguaggio della nuova generazione di creativi musicali che l’1 agosto premierà la band o l’artista vincitore decretato da una giuria presieduta dal critico musicale e presentatore televisivo Carlo Massarini”, conclude Farina.

Presente anche la sezione Horcynus Educational Festival denominata “Laboratori in Festival”, propone di massimizzare l’impatto educativo delle ricerche e delle sperimentazioni culturali e socio-economico-ambientali attraverso percorsi laboratoriali adatti a bambine, a bambini e giovani che si avvicineranno a materie apparentemente lontane, normalmente vissute passivamente nella quotidianità o eccessivamente didatticizzate: la filosofia, l’arte, il racconto, la matematica, il riciclo, l’architettura e così via. 


18 luglio


ore 20:00

Festa di apertura del Festival

Ospiti: I Workers Buyout della Città Metropolitana di Messina


ore 21:30

Film: “I Quindici” di Alessandro Turchi (2024), 82’ (prima nazionale)

Ospiti: Alessandro Turchi, Monia Alfieri e i mastri birrai


“I Quindici” racconta, dalla voce dei diretti protagonisti, la storia della nascita e dello sviluppo del Birrificio Messina, la cooperativa che ha raccolto l’eredità morale ma anche professionale dello storico birrificio cittadino non più operativo da molti anni. 


La regia è affidata ad Alessandro Turchi che, insieme a Monia Alfieri e Morgan Maugeri, seguì la vicenda fin da quando quindici mastri birrai del vecchio stabilimento, dopo la chiusura definitiva, decisero di investire il loro TFR, i risparmi di una vita e il loro sapere in una nuova, avventurosa attività imprenditoriale che si è concretizzata nel Birrificio Messina, divenuto un caso di risonanza nazionale e internazionale. E che ha riavviato, dal basso e con successo, la produzione della birra in città.


«Quella dei quindici birrai messinesi è una straordinaria vicenda di riscatto e rinascita che merita di essere raccontata, anche per immagini», sottolinea Franco Jannuzzi, presidente di Ecosmedia, che ha prodotto il documentario in associazione con EcosMed, con il contributo della FilmCommission della Regione Siciliana e l’assistenza logistica 

della Messina Film Commission. 

Sono stati coinvolti nella troupe tecnica operatori tutti messinesi, oltre Monia Alfieri, Gaetano Sciacca, Andrea Scimone e Carla Bonomo così come nella post-produzione sono state impegnate realtà produttive cittadine: Pomona Pictures per la post-produzione e il Dalek Studio per l’ottimizzazione audio. La colonna sonora è del messinese, trapiantato a Bologna, Federico Farina.



19 luglio


ore 21:00

Film: “Circo Fellini” di Adriano Aprà (2011), 42’

Ospiti: Stefania Parigi, Cristina Torelli, Paolo Benvenuti


Ore 22:00

Film: “Io sono Leggenda” di Francis Lawrence (2007), 100’


Circo Fellini

Attraverso un excursus di spezzoni filmati e interviste a chi vi ha lavorato, lo storico del cinema italiano Adriano Aprà realizza un saggio critico per rivelare i segreti del film I clowns, opera anomala di Federico Fellini che, realizzata nel 1970 con il supporto delle più grandi famiglie circensi italiane, porta in scena il circo come metafora della vita stessa.


Io sono Leggenda

A seguito di un’epidemia causata da un virus letale inventato dall’uomo, lo scienziato 

Robert Neville scopre di essere rimasto l’unico superstite della città di New York 

se non, addirittura, di tutto il pianeta Terra. Tre anni dopo il disastro, Neville tenta ancora 

di capire per quale ragione lui sia rimasto immune al virus e cerca disperatamente un contatto con altri sopravvissuti, evitando, nel frattempo di finire nelle mani dell’orda degli ‘Infetti’.



20 luglio

ore 21:00

Radiodervish in concerto, special guest Faisal Taher


Premio Horcynus Orca ad Adriano Aprà, critico cinematografico, attore e saggista italiano.


I Radiodervish sono il gruppo che più di ogni altro ha definito appieno una poetica e una visione del mondo schierata dalla parte di un’Italia ponte tra Europa e Mediterraneo. Nati nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, i Radiodervish cantano di uomini e donne appartenenti a spazi, culture e tempi differenti, alla ricerca di varchi e passaggi tra Oriente e Occidente. Per questa speciale occasione ospitano la voce di Faisal Taher, storico cantante della band siciliana Kunsertu.


Faisal Taher nasce in Palestina. Gli studi universitari e il destino lo portano in Italia dove conosce i Kunsertu ed entra a farne parte dal 1987 fino al 1996 calcando i palchi di tutta Europa e registrando 5 dischi. Nel 1998 fonda il quartetto acustico Dounia col quale incide due dischi e viene inserito nella line-up del Womad International. 

Fra le sue numerosissime collaborazioni si annovera Fiorella Mannoia, Paolo Fresu, Moni Ovadia e, soprattutto, Paolo Buonvino col quale collabora per la realizzazione di numerosissime colonne sonore fra le quali La piovra 8 e 9 e Incastrati 2 di Ficarra e Picone. 

E’ la voce palestinese più rappresentativa in Italia, sapientemente in bilico fra tradizione e contemporaneità.



21 luglio


ore 21:00

Incontro su: “Maggiorate. Divismo e celebrità nella nuova Italia” di Federico Vitella. 

Ospiti: Federico Vitella, “DonneVitaLibertà” e “Pluralismi”

ore 22:00

Film: “La fortuna di essere donna”, di Alessandro Blasetti (1956), 92’


Maggiorate. Divismo e celebrità nella nuova Italia.

L’espressione “maggiorata”, coniata dallo sceneggiatore Sandro Continenza, accomunò attrici di successo dalla non comune carica sessuale: Silvana Mangano, Silvana Pampanini, Sophia Loren su tutte. 

Mescolando fonti e metodologie di ricerca, al divismo delle maggiorate questo libro intende dare la massima rilevanza quale agente di storia: fatto sociale capace di modificare prassi lavorative, generare forme della rappresentazione, veicolare discorsi di genere, mobilitare su larga scala desideri, aspirazioni, preoccupazioni.


La fortuna di essere donna

Antonietta, fidanzata con un insignificante avvocato ed impiegata nel negozio di famiglia, sogna un futuro grandioso. Un inatteso scatto fotografico, però, le dona una improvvisa notorietà.



22 luglio

 

ore 21:00 

Film: “Perché venite qui?”, di Diego Pascal Panarello (2023), 9’

Ospite: Diego Pascal Panarello

Ore 21:15 

Film: “La canzone della terra”, di Margreth Olin (2023), 90’

Segue dibattito a cura di AluMnime con Alan David Scifo


Perché venite qui?

Il film documentario di Diego Pascal Panarello guarda alle ciminiere del polo petrolchimico siracusano dalla prospettiva di un gruppo di fenicotteri rosa.


La canzone della Terra

Film diretto da Margreth Olin, è una meditazione sul rapporto dell’uomo con la natura e sul legame tra genitori e figli. 

La Olin, regista e interprete principale, fa ritorno nella valle in cui è nata, nel cuore della Norvegia, dove abitano i genitori. Per un anno intero filma il trascorrere del tempo e delle stagioni: il padre guida il suo sguardo tra le maestose vallate norvegesi, dove i ghiacciai si stanno ritirando e sono più evidenti gli effetti del cambiamento climatico. Il documentario custodisce così la memoria di chi è stato in grado di vivere in armonia con l’ambiente e di osservare la melodia della terra, una canzone in cui la bellezza della musica si sposa a parole di dolore e denuncia.


23 luglio


ore 20:00

Presentazione del libro “Oblò/Porthole 1990 – 2022” di Carmelo Nicosia

Ospiti: Carmelo Nicosia e Mario Bolognari

Ore 21:00 

Film: “Kaarina Onde Vita Camicie”, di Alberto Valtellina (2023), 75’

Ospite: Alberto Valtellina

Ore 22:30 

Film: “Caronte” di Nunzio Gringeri (2022), 77’ 

Ospiti: Nunzio Gringeri e i protagonisti del film


Oblò/Porthole 1990 – 2022

Questo volume raccoglie 100 fra le più significative immagini di Carmelo Nicosia e di un viaggio, il suo, che dura da più di trenta anni e che narra, attraverso i suoi fotogrammi in bianco e nero, momenti magici di viaggio, relazioni antiche tra natura e visione, strette di mano, contatti privilegiati con esseri umani rari e coraggiosi.



Kaarina Onde Vita Camicie

La storia è quella dell’imprevedibile incontro tra l’artista visiva finlandese Kaarina Kaikkonen e un gruppo teatrale italiano, il Teatro tascabile di Bergamo, per la realizzazione di un’opera d’arte partecipata. Attraverso le immagini degli incontri, delle interviste, dei racconti, del “baratto culturale” per la raccolta delle centinaia di camicie che hanno formato l’opera 

e della sua complessa costruzione, il film mostra quel che il lunghissimo lavoro preparatorio ha saputo creare o far rivivere: relazioni, memorie personali, affetti, scambi. 

Un triplice ritratto: dell’artista visiva, del gruppo teatrale e della comunità che ha accettato la relazione. Un tessuto vivo. Il teatro, ci racconta questo film, non è necessariamente un evento effimero, è anzi un’arte “con la coda”, che vive a lungo in quel che ha attivato.


Caronte

Caronte è ambientato in Sicilia, un’isola al confine meridionale dell’Europa. 

Lo Stretto di Messina è il lembo di mare che segna la frattura tra questo luogo mitico, raccontato da Omero, e il resto del continente europeo. 

Attraverso i nostri protagonisti, Francesco, giovane marinaio, e Giovanni, pastore eremita, Caronte racconta la ciclicità della vita e del passaggio da una stagione all’altra dell’uomo. 

Lo Stretto di Messina, nel suo continuo movimento, lega elementi della natura apparentemente distanti tra loro: il mare e la montagna. 

Simbolo di questo sincretismo è il quadro seicentesco della Madonna portata in trionfo da due delfini, che ogni anno viene salita dal mare fino alla Chiesa di Dinnammare, che domina dall’alto la falce del porto. I personaggi di Caronte hanno un legame ancestrale con questo luogo e gli elementi che lo governano. 

Troveranno la forza di trasmettere la loro conoscenza antica verso le nuove generazioni?



24 luglio

ore 20:00

Presentazione del libro “Il compratore di anime morte” di Stefano D’Arrigo

Caterina Pastura dialoga con Alessandro Zaccuri


Ore 21:30

Dal Festival di Berlino film di animazione: “White plastic sky”, di Sarolta Szabò e Tibor Bànòczki (2024), 112’ (prima nazionale) V.O. sott. ita

Ospite: Daniela Weber, responsabile programmazione Festival di Berlino


Il compratore di anime morte

Ispirandosi a Le anime morte di Nikolaj Gogol’, Stefano D’Arrigo ci consegna una preziosa opera postuma in cui brillano tutta la vena satirica e la ricchezza linguistica che lo hanno reso un grande autore del Novecento. Questo libro è un viaggio inedito e spassoso tra la Napoli e la Sicilia di metà Ottocento, che mescola i toni della commedia e del romanzo picaresco.


White Plastic Sky

White Plastic Sky è ambientato in un futuro prossimo post-apocalittico. 

Siamo nel 2123, le risorse sono drasticamente diminuite, le persone possono scegliere quando morire, ma hanno un limite di tempo entro cui diventare alberi; infatti, una volta raggiunti i 50 anni, ogni cittadino viene gradualmente trasformato in arbusto.

Quando Stefan scopre che sua moglie Nóra ha scelto volontariamente di donare il suo corpo prima dello scadere del tempo, si mette in viaggio, determinato a salvarla ad ogni costo.


25 luglio


ore 21:00

Film: “The Old Oak” di Ken Loach (2023), 113’

Premio Horcynus Orca a Ken Loach (in collegamento)


Contea di Durham, nord est dell’Inghilterra. 

In un villaggio in declino di una ex zona mineraria, i pochi abitanti rimasti si ritrovano al vecchio pub Old Oak. Il locale, gestito dall’idealista TJ (Dave Turner), diventa luogo di tensione tra gli inglesi del posto e i profughi siriani appena arrivati, “attirati” dal basso costo degli affitti. Tra gli immigrati si distingue la giovane Yara (Ebla Mari), accolta con violenza verbale e anche fisica (le viene rotta la preziosa macchina fotografica reflex). 

Solo TJ sembra cercare di mitigare l’odio crescente e imbastire un discorso di pace.



26 luglio


ore 21:00

Dal festival di Berlino film: “Alcarras: l’ultimo raccolto”, di Carla Simòn (2022), 120’ Ospite: Daniela Weber, responsabile programmazione Festival di Berlino, e il co-sceneggiatore di Alcarras: Arnau Vilaró (in collegamento)


Da sempre, la famiglia Solé trascorre l’estate a raccogliere le pesche dal frutteto di proprietà ad Alcarras, un piccolo villaggio della Spagna. Quello che sta per arrivare potrebbe però essere l’ultimo raccolto dal momento che i Solé devono affrontare un imminente sfratto: i terreni sono destinati all’abbattimento dei peschi e all’installazione di pannelli solari. Per la prima volta, i Solé si ritroveranno ad affrontare disaccordi, un futuro incerto e la possibilità di perdere qualcosa di ancora più prezioso della loro stessa casa.



27 luglio

ore 21:00

PELORIAS SEA SOUND, concerto di Curramore, Anet, Basiliscus P, Chris obehi e Veeble, 

a cura di Tuma Records


Pelorias Sea Sounds è un progetto dell’etichetta discografica messinese Tuma Records realizzato in collaborazione con Onda pop (Crox concerti e Mind Palermo). 

Fortemente impegnata a promuovere artisti del territorio, sul palco del Festival ospita un dialogo musicale fra band di provenienza e stili diversi proprio come Jonio e Tirreno si incontrano nello Stretto e generano energia vitale.

Le band: Curramore, Anet, Basiliscus P, Chris obehi e Veeble.



LA NUEVA OLA – Festival del cinema spagnolo e latinoamericano, dal 28 luglio al 30 luglio


28 luglio

ore 21:00

Film: “Ava” di Mabel Lozano (Spagna 2023), 18’ (prima nazionale)

Ore 21:30

Film: “Te estoy amando locamente” di Alejandro Marin (Spagna 2023), 104’ 


Ava

Ava è un’adolescente che prende la metropolitana per andare a scuola. 

Quando María la chiama per chiederle com’è andata la giornata, il cellulare 

di sua figlia è spento. Ava quella mattina non è mai arrivata a scuola. Qualcuno l’aveva intercettata in metropolitana.


Te estoy amando locamente

Siviglia 1977. In Spagna l’omosessualità è ancora considerata un crimine. 

Reme, una sarta fortemente tradizionalista, è però mossa dall’amore per il figlio adolescente aspirante artista, e si vedrà coinvolta in prima persona nel nascente movimento di liberazione omosessuale andaluso, paradossalmente nato all’interno della Chiesa cattolica. 

Storia d’orgoglio ispirata a fatti realmente accaduti. 

Nel cast la stella Alba Flores (Casa di Carta).



29 luglio


ore 21:00

Cortometraggio: “Blow!” di Neus Ballús (Spagna 2023), 14’ (prima nazionale)

ore 21:30

Film: “Upon Entry” di Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vásquez (Spagna 2023), 77’


Blow!

Mar sogna di poter registrare il suono delle balene. Ma quando si imbarca con una squadra che studia i cetacei, si rende conto che per poter ascoltare l’animale più grande del mondo bisogna stare in silenzio.


Upon Entry

Basato sulle esperienze biografiche dei registi come venezuelani emigrati, 

il film racconta la storia di una coppia composta da Elenae Diego: lei è catalana, 

lui venezuelano. 

Dopo aver convissuto a Barcellona decidono di trasferirsi negli Stati Uniti con il sogno di una nuova vita. Ma già nell’area immigrazione dell’aeroporto di New York affiorano i primi problemi con le autorità. La giovane coppia, infatti, viene sottoposta ad un estenuante interrogatorio da parte degli agenti di frontiera che cercano di scoprire se la coppia ha qualcosa da nascondere, mettendo così a repentaglio il loro sogno.



30 luglio

ore 21:00

Film: “Cuentas divinas” di Eulàlia Ramon (Spagna 2023), 14’ (prima nazionale)

ore 21.30

Film: “La Singla” di Paloma Zapata (Spagna/Germania 2023), 90’


Cuentas divinas

Mónica è una donna normale con una vita normale in un luogo qualsiasi di questi tempi moderni. Tuttavia, un bel giorno, per un dettaglio senza importanza che avrebbe potuto essere risolto come qualsiasi altra disavventura precedente, uccide suo marito. 

Scopre così il crimine come sostituto degli ansiolitici, la liberazione da ogni moralismo ipocrita e, perché no?, l’utilità della sabbia per gatti per sbarazzarsi di un corpo.

de La Singla e rimane affascinata dalla sua presenza enigmatica e da una passione che va oltre la danza. 

Cercherà di svelare il mistero che circonda la sua scomparsa e di trovare La Singla, per ascoltare in prima persona la sua straziante storia.


La Singla

Antonia Singla è nata sorda e ha imparato a ballare senza ascoltare la musica. 

A soli 17 anni ha rivoluzionato il mondo del flamenco, ma è scomparsa dalle scene prima di compiere 30 anni. Mezzo secolo dopo, una donna si imbatte in alcuni vecchi archivi.


31 luglio

ore 21:00 

Daniela Melfa presenta la VII conferenza dell’Associazione per gli Studi Africani in Italia “In cerca di appartenenza: comunità e divisioni in Africa” 


ore 21:30

Film: “Inshallah a Boy”, di A. Rasheed (2023), 113’

Ospite: Erfan Rashid


Film acclamato a Cannes dove la stampa lo ha definito “la gemma nascosta del Festival”, candidato all’Oscar per la Giordania e vincitore di numerosi e significativi premi nei festival di tutto il mondo.

Inshallah A Boy è il vibrante debutto cinematografico del regista giordano Amjad Al Rasheed, nel quale una donna e sua figlia affrontano la rovina dopo la improvvisa scomparsa del marito, a meno che lei non riesca a dare alla luce un figlio maschio.

 

1 agosto


ore 21:30

“Vedere la Musica”: premiazione del contest nazionale di videoclip con Carlo Massarini, a seguire concerto della band vincitrice 


3 agosto


ore 19:30

Presentazione del libro “Dialoghi sulla fede” di Antonio Spadaro e Martin Scorsese

Ospite: Antonio Spadaro

ore 21:30

Roberto Vecchioni in concerto a Roccavaldina


Dialoghi sulla fede

Il 3 marzo 2016, a New York, padre Antonio Spadaro incontra a casa sua Martin Scorsese per parlare di “Silence”, il film che il regista italoamericano ha dedicato alle persecuzioni dei gesuiti in Giappone, e del suo rapporto con la fede.

Il libro ripercorre la carriera del regista premio Oscar, i suoi pensieri sulla fede, le paure e le ispirazioni, donando al lettore un ritratto nuovo e inedito di uno dei principali esponenti contemporanei della settima arte.


4 agosto

ore 20:00

Inaugurazione della guida spazio-temporale del MACHO

ore 21:00

“Storie vere di persone immaginarie. Voci dallo Stretto”, dialoghi teatrali a cura di Marco Cavalcoli

ore 21:30

Film: “Gloria!”, di Margherita Vicario (2024), 105’



Storie vere di persone immaginarie. Voci dallo Stretto

con Marco Cavalcoli, Alberto Gandolfo, Sara Mafodda, Antonio Muro, Fabiana Pesce, Daniele Prato.

Marco Cavalcoli si forma come attore col Teatro delle Albe di Ravenna negli anni ‘80 e poi nelle compagnie della nuova scena sperimentale degli anni ‘90, ricoprendo anche ruoli organizzativi, amministrativi, tecnici e gestionali. 

Ha sviluppato un linguaggio performativo attento a tutti gli aspetti espressivi e tecnici della scena, in teatri, discoteche, gallerie d’arte, musei e spazi non convenzionali.


Gloria!

Veneto, 1800. 

Teresa, soprannominata “la muta”, lavora come domestica al Sant’Ignazio, un decrepito istituto musicale per educande. 

L’imminente visita del nuovo Papa, Pio VII, getta l’istituto in fermento e, mentre

 il maestro del coro fatica a comporre qualcosa per l’occasione, Teresa scopre uno strumento musicale di nuova invenzione: il pianoforte.



6, 7, 8 agosto


The Bunch Festival

 
The Bunch è un festival attraverso cui giovani artisti e piccole città italiane si ascoltano e collaborano, per emergere insieme attraverso l’arte.
Approda a Torre Faro per l’edizione 2024, “Nessun uomo è un’isola” in collaborazione con Fondazione Horcynus Orca, Fondazione Fiumara d’Arte e il Comune di Messina. 

Attraverso una residenza artistica, performance di danza e teatrali, workshop, talk, musica ed esposizioni che coinvolgeranno più di 20 artisti emergenti nazionali e internazionali, the Bunch vuole indagare e celebrare il valore della comunità in risposta al senso di isolamento e frammentazione spesso generato dal nostro mondo globale e digitalizzato. Un’occasione per stare insieme, nel modo più semplice e importante del mondo, per fare festa e affermare che nessun uomo è un’isola.

6 agosto:

ore 10:00 -12:00 Workshop di danza e movimento “Let it flow” (Hanne van Driessche e Azami)
ore 16:30 -18:00 Laboratorio di scrittura per l’autoespressione con la psicologa Luciana Maniaci
ore 16:00 -18:00 Spettacolo teatrale in anteprima mondiale, regia di Giovanni Miglietti

7 agosto:
ore 10:00 -12:00 Workshop di canto e uso della voce intorno ai miti siciliani con Rosalba Lazzarotto
ore 16:00 -18:00 Talk “Io e la mia comunità queer” sulla storia della comunità queer in Italia e in Sicilia
ore 21:30 Performance multidisciplinare in anteprima mondiale a cura di Laura Mello Rella, Hanne Van Driessche, Gergely Ofner, Azami

8 agosto:
ore 10:00 -12:00 Workshop di yoga
ore 16:00 -18:00 Talk “Facimu na nassa” con le associazioni attive sul territorio per costruire insieme nuove reti e prospettive

ore 19:00 “Stand up comedy” di Gianmarco Orlando
ore 21:30 Talk con Antonio Presti della Fondazione Fiumara d’Arte

E ancora esposizioni, performance site-specific, laboratori di intreccio di reti, dj-set, workshop di yoga, stand-up comedy e tanti altri eventi.

Programma completo su www.thebunchfestival.com


FONDAZIONE 

HORCYNUS ORCA 

Località Torre Faro, Edificio “ex tiro a volo” 

98164, Messina

Luogo: Parco Horcynus Orca, Capo Peloro, MESSINA, MESSINA, SICILIA

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.