Con la nota del dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, mobilità e trasporti, dott. Salvatore Lizzio e del dirigente del 2° Servizio trasporto ferroviario, ing. Giuseppe Di Miceli, prot.n. 38668 del 06/09/2023 avente oggetto: Avviso di preinformazione relativo a un contratto di servizio pubblico per l’affidamento diretto a Trenitalia del servizio ferroviario regionale della Regione Siciliana per il periodo 01/01/2024 – 31/12/2033 (con contestuale cessazione anticipata al 31/12/2023 del vigente Contratto di Servizio) – Regolamento (CE) n. 1370/2007 –  Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea – GU S: 2023/S 168 – 529255.

Alla luce di questa nota e tenuto conto della naturale scadenza dell’attuale e vigente contratto al 31/12/2026, non comprendiamo come mai la Regione Siciliana intenda disporre l’affidamento diretto a Trenitalia per il periodo dal 01/01/2024 al 31/12/2033 del servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale sulle relazioni di  competenza,  ai  sensi  del  Regolamento  Europeo  1370/2017,  con  contestuale  cessazione  anticipata  del vigente contratto di servizio al 31 dicembre 2023.

Se da un lato comprendiamo l’obiettivo primario che la Regione si pone, nella sottoscrizione del nuovo contratto, di un razionale utilizzo delle risorse pubbliche disponibili per soddisfare le nuove esigenze di trasporto ferroviario in tutta l’Isola.

Dall’altro non comprendiamo la chiusura anticipata del vigente contratto di servizio, in considerazione, di quanto viene affermato nella suddetta nota del mutato contesto regionale. E’ pur vero che nel territorio siciliano si stanno realizzando investimenti per l’ammodernamento delle infrastrutture ferroviari che una volta realizzati, consentiranno la possibilità di avere un’offerta ed un programma di esercizio più efficiente ed efficace in molte delle tratte ferroviarie siciliane.

Ma quello che non ci convince, nella chiusura anticipata dell’attuale contratto di servizio, è l’elenco delle infrastrutture che i dirigenti citano nella suddetta nota, e precisamente:

•  la riattivazione della linea “Palermo-Trapani via Milo” e la sua elettrificazione, con miglioramento del collegamento ferroviario tra l’area urbana e suburbana di Palermo e la città di Trapani – data presunta attivazione novembre/2026;

•  la riattivazione della linea “Gela-Caltagirone”, con ripristino dei collegamenti ferroviari fra Catania e Gela – data presunta attivazione dicembre/2026;

•  l’attivazione dell’Anello Ferroviario di Palermo, che aumenterà la capacità di trasporto e l’accessibilità ai servizi nella città anche grazie al rilascio di nuove stazioni e fermate ferroviarie – data presunta attivazione maggio/2026;

•  l’attivazione della “Metroferrovia” a Ragusa – in fase di progettazione;

•  la realizzazione di un nuovo collegamento veloce tra Palermo e Catania, con incremento delle velocità sulla tratta:

·Data di attivazione Fiumetorto-Lercara Diramazione dicembre/2029

·Data di attivazione Lercara Diramazione – Caltanissetta Xirbi novembre/2026;

·Data di attivazione Caltanissetta Xirbi-Enna ottobre/2026

·Data di attivazione Enna-Dittaino ottobre/2026

·Data di attivazione Dittaino-Catenanuova 2025

·Data di attivazione Catenanuova-Bicocca febbraio/2025

•  la realizzazione di un nuovo tracciato a doppio binario sulla linea “Catania –  Messina”, fra le stazioni di Giampilieri e Fiumefreddo, con caratteristiche prestazionali che consentiranno l’incremento delle velocità sulla tratta – data presunta attivazione 2029/2030

•  la sistemazione del nodo di Catania, con interramento della stazione di Catania Centrale, realizzazione di un nuovo tracciato a doppio binario, prevalentemente in galleria, tra quest’ultima e Catania Acquicella, la realizzazione di due nuove fermate lungo il tracciato. In aggiunta è previsto l’interramento della linea ferroviaria lungo la tratta Catania Acquicella – Bicocca per consentire il prolungamento della pista del vicino aeroporto – data di attivazione: nodo di Catania dicembre/2026 e data di attivazione Catania centrale –Catania Acquicella 2030.

Una domanda ci sorge spontanea in considerazione della cessazione anticipata del vigente contratto di servizio al 31 dicembre 2023 e della nuova sottoscrizione gennaio 2024 dicembre 2033, tenuto conto che i lavori dichiarati nella nota dai dirigenti del Dipartimento infrastrutture, mobilità e trasporti, vedranno la loro realizzazione non prima della normale scadenza dell’attuale Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario che è il 31 dicembre 2026: Desideriamo comprendere quali saranno i benefici che l’utenza avrà di questa chiusura anticipata dell’attuale contratto di servizio che vede la propria scadenza nel dicembre 2026?

In conclusione, non si conoscono i contenuti di questo nuovo contratto di servizio, a differenza di quanto è avvenuto, sotto il profilo della trasparenza, con la sottoscrizione del Contratto Ponte nel 2015 e del Contratto decennale nel 2018 e tutto ciò ci sembra alquanto illogico che gli stakeholder non siano stati resi partecipi ai tavoli di questo nuovo affidamento. Teniamo a precisare che siamo stati sempre convocati ai tavoli di confronto (art.18 del Contratto di Servizio) sino ad ottobre 2022 dall’assessore pro-tempore on. le Marco Falcone, per le problematiche inerenti al Contratto e alla programmazione annuale dei servizi ferroviari. Mentre da quando si è insediato il neo assessore regionale alle infrastrutture, mobilità e trasporti, on. Alessandro Aricò, nonostante abbiamo ripetutamente più volte chiesto la convocazione del “tavolo di confronto come previsto dall’art.18 del contratto, non abbiamo avuto mai risposta, nonostante sia passato oltre un anno dal suo insediamento e non ci sono stati presentati, almeno per una mera presa d’atto, per il secondo anno consecutivo i nuovi orari entrati in vigore domenica 10/12/2023. 

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