“L’ordine dei medici sarà una ‘casa’ sempre aperta per accompagnare d’ora in poi la vostra carriera professionale. L’ordine vi sosterrà con una formazione professionale etica e di qualità”. Con queste parole il presidente dell’ordine dei medici di Palermo Toti Amato, accompagnato dal presidente dell’albo medici Giovanni Merlino e i consiglieri, hanno accolto ieri sera a villa Magnisi 72 giovani camici bianchi appena iscritti all’albo per la tradizionale cerimonia di giuramento professionale.

A dare il benvenuto anche il rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri, il presidente della scuola di Medicina e Chirurgia Marcello Ciaccio, il presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia Riccardo Alessandro e il Past-Presidente del Corso Giuseppe Gallina. Presente anche il segretario generale della Fimmg Sicilia Luigi Galvano.

L’evento è stato celebrato in occasione della XVII edizione de “Il giovane medico e la professione” organizzata dallo “Sportello Giovani Medici” dell’ordine guidato dai medici Daniela D’angelo, Silvia Radosti (consigliere) e Luigi Tramonte (consigliere), che hanno offerto ai neo-iscritti un complesso di informazioni pratiche per muovere i primi passi nella professione, dagli aspetti deontologici e di responsabilità giuridiche e di cura, ai diritti di libertà prescrittiva. E poi ancora cenni sulla previdenza e sulla compilazione del ricettario e il consenso informato.

Molti gli aspetti burocratici e medico-legali della professione medica, che si connota per due aspetti: “Responsabilità e gratificazione – ha detto il rettore Midiri – perché il medico è il tutore del bene più importante che una persona abbia, la salute, ma ha anche il potere di fare stare bene una persona”.

I radicali cambiamenti che si delineano nel sistema salute fanno prospettare una rivoluzione della figura del medico a cui oggi è richiesta una qualificazione altissima in quasi tutti i settori: “Voi siete una generazione che si è formata durante la pandemia – ha sottolineato nel suo intervento Galvano -. Avrete la grande occasione di riscattare, in una visione di salute globale, tutte le estreme criticità che le grandi transizioni comportano, da quella digitale a quella ecologica. Perché la medicina, che è una scienza umanistica, ha il suo epicentro nelle relazioni umane, comprese quelle tecnologiche. Questo vi aiuterà”.

A seguire, due richiami corali di sensibilizzazione da tutte le autorità intervenute dedicati al rispetto dei principi etici e alla garanzia di un’assistenza sanitaria di qualità ed equa.

Infine, una sessione di domande e risposte, durante la quale i giovani medici hanno potuto esporre le proprie opinioni e porre quesiti.

La cerimonia si è conclusa con il giuramento professionale solenne dei giovani medici, che hanno ricevuto il loro primo camice bianco e un caduceo, simbolo della professione.

Hanno partecipato i consiglieri dell’Omceo: Emanuele Cusimano, Rosario Leone, Silvana Muscarella (Tesoriere), Antonio Nicosia e Giorgio Picone.

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