Negli ultimi tre anni, al Centro delle tartarughe marine (C.Re.Ta.M.) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia, sono stati curati e riabilitati oltre 100 esemplari di Caretta caretta. Tutti sono ritornati nel loro habitat naturale, nelle acque dell’isola. Proprio ieri, una tartaruga è stata liberata a Siculiana e, sempre nella stessa giornata, sono stati effettuati due recuperi di Caretta caretta dalla Capitaneria di Porto di Milazzo e di Trapani (Favignana). Al momento infatti, su richiesta della Regione, il C.Re.Ta.M. sta coprendo le attività del Centro di recupero di Favignana.
Domani, invece, altre due tartarughe saranno re-immesse in natura a Palermo e a Cefalù.
Al C.Re.Ta.M, al momento, si trovano ospitati 11 esemplari in cura e in riabilitazione. Inoltre, continuano le visite delle scolaresche per conoscere le tartarughe marine, le cause degli spiaggiamenti, le attività svolte dai medici veterinari e dagli operatori del Centro e, soprattutto, per acquisire utili informazioni su come tutelare, proteggere e salvaguardare la specie e l’ambiente in cui vivono. Ad oggi più di 1.500 alunni di diverso grado d’istruzione hanno visitato il C.Re.Ta.M. Chi vorrà, infatti, potrà parteciperà al concorso “Un elaborato per il rispetto e la tutela dell’ambiente”, che scadrà il 10 maggio, e che prevede la realizzazione di posters o video o disegni originali sulla salvaguardia dell’ecosistema.
Nell’ambito del One Health, in Sicilia, Ministero della salute e Regione collaborano in perfetta sinergia per la salvaguardia dell’ambiente e per la salute del mare.
“L’Istituto Zooprofilattico, in sinergia con la Guardia Costiera, i servizi veterinari dell’Asp, la ripartizione faunistica venatoria e le varie associazioni ambientaliste e animaliste – dichiara il commissario straordinario, Salvatore Seminara – opera già da alcuni anni per assicurare la sorveglianza epidemiologica, la ricerca sperimentale e il monitoraggio degli spiaggiamenti delle tartarughe marine. Interviene – continua Seminara – laddove le tartarughe recuperate siano ancora in vita, alla loro cura e riabilitazione con lo scopo di ripristinare le loro funzioni organiche e motorie, e reimmetterle nel loro habitat naturale”.
Intanto, è operativo il pronto soccorso di Termini Imerese mentre quello di Ragusa è in fase di definizione. “Nei prossimi giorni – dice il direttore del Centro, Salvatore Dara – aspettiamo la consegna di un automezzo speciale per il trasporto in sicurezza delle Caretta caretta, dotato di particolari accorgimenti per il recupero degli esemplari, ma anche di strumenti utili per ottimizzare i tempi. Un’ulteriore dimostrazione della sensibilità delle nostre amministrazioni di riferimento (Ministero e Regione) nei confronti del ruolo e delle attività del Centro”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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