Pietro Alfio Capuana ha presentato un’istanza di ricusazione contro il presidente del collegio giudicante, Santino Mirabella, all’interno del processo “12 apostoli”.
L’istanza si basa su due motivi principali: una gestione processuale ritenuta irregolare e presunte dichiarazioni pregiudizievoli pubblicate dal Dottore Mirabella su Facebook.
Durante l’udienza del 17 settembre 2024, il Tribunale ha rigettato le richieste di confronto avanzate dalla difesa, basandosi su presupposti risalenti a quattro anni prima, negando la possibilità di argomentare adeguatamente. Questo ha portato la difesa a lamentare una violazione delle garanzie processuali.
Capuana ha anche scoperto un post pubblicato dal giudice Mirabella su Facebook, in cui avrebbe espresso disprezzo verso coloro che praticano la religione cristiana, sollevando così dubbi sulla propria imparzialità di giudizio all’interno di un processo in cui, la natura religiosa del caso, è stata ampiamente dibattuta in aula, come confermato anche dalle testimonianze dell’accusa e della difesa.
“Rischiamo di non avere un giusto processo – ha commentato l’avvocato della difesa Mario Brancato – . Fermo restando il Dottor Mirabella è un ottimo giudice, la richiesta di Capuana è un atto dovuto. Quanto pubblicato su Facebook dal presidente del collegio giudicante ha creato un serio dubbio sulla sua imparzialità in questa circostanza, dove la cristianità, la cattolicità, la frequentazione della Chiesa hanno un valore particolare e da cui non si può prescindere. Non v’è dubbio che, qualunque fossero le decisione prese da quel Tribunale, le parti non sarebbero serene“.
La prossima udienza del processo “12 apostoli” è fissata per l’8 ottobre 2024, durante la quale il Tribunale scioglierà la riserva istruttoria e deciderà in merito alle richieste avanzate.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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