C’è un momento, nel silenzio delle parole, in cui la musica smette di farsi sentire per diventare presenza viva, vibrazione interiore, respiro condiviso.
È in questo spazio sospeso che mercoledì 8 ottobre, al Mezzaparola di Catania, ha preso forma il nuovo laboratorio poetico e artistico del progetto “LeggerissimaMente – poesia, arte e musica”, vincitore del bando Cepell – Città che legge, in collaborazione con Rinascimento Poetico e Comune di Catania.
Un incontro dove la poesia si è fatta corpo, la musica respiro, la voce emozione.
Guidati da Valentina Giua (Referente per la Sicilia di Rinascimento Poetico), i partecipanti hanno attraversato tre fasi esperienziali in un crescendo di consapevolezza e bellezza:
1. Il respiro dell’anima – cinque minuti di respirazione lenta e profonda per sciogliere il pensiero e riconnettersi al proprio ritmo interiore.
Come ricordava Rilke: “Tutto è respiro, tutto è un lento maturare.”
È qui che il corpo diventa casa della poesia.
2. Le ispirazioni musicali e poetiche – un viaggio attraverso parole e suoni ipnotici, dove le citazioni condivise durante il laboratorio hanno guidato l’ascolto.
Le parole si sono fuse con le note in una danza invisibile di introspezione e libertà.
3. La jam poetico-emozionale – un momento collettivo di improvvisazione, dove ciascuno ha donato la propria voce e il proprio sentire, intrecciandosi alle composizioni ipnotiche di Fabio Costantino, musicista, performer e compositore polistrumentista, ospite esclusivo del progetto.
Il suo linguaggio sonoro – fatto di vibrazioni ancestrali, battiti e respiro – ha creato una trama emozionale potente, generando una sinergia irripetibile tra parola e suono.
E quando tutto sembrava già compiuto, una sorpresa inattesa ha attraversato la serata come un dono:
la presenza di Lunaspina Caruso, incredibile cantante e artista poliedrica, che ha voluto unirsi all’esperienza improvvisando insieme a Fabio Costantino un dialogo musicale e poetico capace di toccare corde invisibili.
Un momento magico, impossibile da replicare, che ha lasciato sospesi partecipanti e artisti nella stessa vibrazione.
“Non sempre si ascolta la musica. A volte la si vibra, come se fosse sangue che ricorda la sua origine.”
Un laboratorio diventato rito, un incontro diventato rivelazione: la conferma che la poesia è un atto di presenza, una voce che respira, un corpo che sente.
Luogo: Mezzaparola , Via Landolina , 23, CATANIA, CATANIA, SICILIA




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