Dopo la fumata nera dell’incontro con i vertici aziendali, la Cisl Fp dichiara lo stato di agitazione del personale del policlinico universitario Gaetano Martino e chiede l’immediato avvio delle procedure di raffreddamento della vertenza. In ballo la proroga di tutto il personale infermieristico incaricato, il cui contratto scadrà il prossimo 31 ottobre, e l’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale OSS precario che ha già maturato o maturerà i requisiti necessari al superamento del precariato, entro il 31 dicembre.

“Nel corso del tavolo convocato la scorsa settimana – spiega la Segretaria Generale della Cisl FP Messina Giovanna Bicchieri – i vertici dell’azienda hanno ammesso davanti alle parti sociali l’impossibilità di garantire i LEA senza il personale in scadenza di contratto. Nonostante questo, stando a quanto dichiarato dall’azienda, non si potrebbe procedere alle proroghe in quanto non vi sarebbe la necessaria copertura del tetto di spesa assunzionale. Per altro la deliberazione n. 48 del 13/01/2022 relativa all’adozione della dotazione organica e del Piano del Fabbisogno dell’Azienda ad oggi non risulta essere stata aggiornata, anzi quest’ultimo – precisa la Bicchieri – è fermo alla deliberazione n. 1087 e 1187 del 01/07/2021, in assoluta inosservanza delle Direttive Assessoriali con cui sono stati richiesti gli adeguamenti dei Piani del Fabbisogno del personale, per consentire la conclusione di tutte le procedure di stabilizzazione e di concorso. Un paradosso dalla gravità inaudita di cui chiederemo conto alle autorità competenti. Per tale ragione – conclude la Bicchieri – nonché allo scopo di garantire la necessaria continuità assistenziale, i LEA stabiliti dalla Regione Siciliana, oltre alla evidente esigenza di ripartire i carichi di lavoro in tutti i Reparti e Servizi dell’AOU Policlinico Universitario di Messina, dove sovente il personale sanitario è obbligato ad effettuare turni massacranti e reperibilità che superano di gran lunga le sette previste dalla vigente normativa contrattuale, proclamiamo lo stato di agitazione del personale sanitario e non escludiamo forme eclatanti di protesta.”

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