Ieri a Palermo abbiamo manifestato al fianco di cittadini stanchi di subire una sanità al collasso. Liste d’attesa infinite, famiglie abbandonate, pazienti costretti a curarsi fuori regione: mentre la gente soffre, comitati d’affari fanno affari sulla pelle dei più fragili.
Con noi in piazza c’era il presidente Giuseppe Conte, per ribadire l’impegno del Movimento 5 Stelle: difendere la sanità pubblica da chi la sta distruggendo, a Roma come a Palermo.
La responsabilità è chiara: il governo Meloni taglia fondi, approva decreti-farsa e spende miliardi in armi. E il governo regionale siciliano, a guida centrodestra, è complice con la sua inefficienza e il silenzio assordante davanti al dolore dei siciliani.
Ho ascoltato testimonianze che fanno male: c’è chi ha perso un familiare aspettando un referto, chi deve viaggiare a proprie spese per curarsi.
La sanità si allontana dai cittadini: per una visita si devono aspettare mesi o addirittura anni e nei territori mancano presìdi e servizi di base. Così si nega il diritto alla cura, soprattutto ai più fragili.
Ieri abbiamo lanciato un segnale forte: basta sprechi, basta mala gestione. La sanità è un diritto. E noi continueremo a lottare.
Pasqualino Turdo
Consigliere Comunale Cefalù Movimento 5 Stelle
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