Nell’arte gravitano sinergie e connessioni fortissime, inevitabili che non sempre riescono a incrociarsi o a interagire. Filoconduttore è un progetto sperimentale nato a Palermo da un’idea di Florinda Cerrito in collaborazione con Vincenzo Giovinco, Fabio Ventimiglia, Luca Savino e Claudia Cordaro, una collettiva itinerante di artiste e artisti che gravitano nel territorio, e si snoda lungo un percorso che coinvolge diversi spazi e aree urbane del centro storico della città.

“Non siamo soli, non viviamo in mondi isolati, siamo sempre connessi e in particolar modo noi artisti. – dice Florinda Cerrito – Filoconduttore nasce dalla voglia di questa sinergia, dall’inevitabile incontro dell’arte di tanti artisti, una trama fittissima. Un filo ideale che unisce gli artisti fatto di bellezza, creatività e innovazione. L’arte si riprende gli spazi pubblici e privati e li reinterpreta, esce dai musei e dai luoghi istituzionali per dialogare con la città e col pubblico che non è più uno spettatore passivo ma interagisce col lavoro dell’artista. Non dobbiamo rimanere indifferenti, l’indifferenza fa male”.

Filoconduttore è un filo vero e proprio, che ogni artista interpreta personalmente in spazi, modalità, momenti e luoghi diversi. È una metafora, un monito, una possibilità, perché a volte basta un filo per oltrepassare confini spesso invalicabili. L’arte dei musei resta spesso un’arte di nicchia, riservata quasi sempre agli addetti ai lavori e di contro la Street Art apre nuovi orizzonti che, con componenti quali la libertà d’espressione, l’immediatezza e la visibilità ad un grande pubblico, diventata un fenomeno culturale di grande rilevanza sociale.

“Con questa iniziativa si vuole dare accesso all’arte in un modo diverso, – dice Florinda Cerrito – più diretto e interattivo attraverso vetrine più condivisibili quali quella dei locali coinvolti, la strada e il web, in questo caso un sito che rappresenta una vetrina permanente a cui chiunque può accedere, anche fuori dalle date degli eventi settimanali, per conoscere gli artisti, la loro arte e l’evento in sé. Un qrcode presente in tutti i supporti grafici e che primeggia nelle varie tappe di tutta la manifestazione ne è la chiave d’accesso principale”.

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