“Meloni e Schifani non stanno facendo letteralmente nulla per il Lavoro in Italia e in Sicilia. Lavoro sempre più precario, insicuro e non adeguatamente pagato.“ Lo dichiara Mario Giambona Vicecapogruppo del Partito Democratico all’ARS intervenuto a Portella della Ginestra al corteo per la pace ed i diritti a cui ha partecipato la Segretaria Nazionale del PD Elly Schlein.
“Il Governo Meloni e il Governo Schifani anziché favorire le condizioni per un lavoro giustamente retribuito e sicuro, pensano a come spaccare il paese attraverso l’autonomia differenziata che avrà come conseguenza ulteriori squilibri tra le regioni del sud e quelle del nord Italia.
Questa destra utilizza il primo maggio svuotandolo dei suoi valori simbolici ed facendolo diventare solo un modo per attuare la solita propaganda, attraverso l’inconsistente decreto-legge “Lavoro”, che puntualmente non porta a nulla. Manca invece una visione di insieme che permetta di migliorare le condizioni dei lavoratori, i quali necessitano di un salario dignitoso, riaquisento il potere d’acquisto che da ormai mesi si è notevolmente ridotto. Da troppo tempo chiediamo misure in tal senso, oltre che l’adeguamento dei contratti collettivi: inaccettabile che la metà dei lavoratori italiani abbia contratti arretrati di oltre tre anni.
Schifani ha semplicemente deciso di non trattare il tema, ignorando il lavoro che manca, i morti sul lavoro, le centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi che lasciano la Sicilia in cerca di un impiego.
Inoltre – conclude Giambona – rimane al palo la questione degli infortuni sul lavoro, mai trattata seriamente.
Contando i numeri di infortuni di tutta l’Unione Europea, notiamo che ben un quarto provengono dall’Italia e di questi buona parte aimè sono Siciliani. È segno di una esigenza di un cambio di passo educativo e culturale sul tema della salute e sicurezza dei lavoratori nel quale le aziende devono essere coinvolte nelle decisioni e non subire le scelte passivamente.”
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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