Il Centro Comunale di Raccolta (CCR) di contrada Arenaura rimane chiuso da 623 giorni, segnando un triste record di inattività e confusione.
A ricordare tale situazione è Michele Mangiafico, leader del movimento “Civico 4”, partendo da quel 21 febbraio del 2022, quando al Comune arrivò un avviso di garanzia in relazione al sequestro del CCR da parte della Procura della Repubblica.
“Tale azione giuridica contestava l’autorizzazione all’apertura del centro da parte del sindaco, sostenendo che non fossero stati soddisfatti i requisiti necessari. – dichiara Michele Mangiafico, il leader di “Civico 4” – Da allora, sono trascorsi quasi due anni senza che il Sindaco abbia fornito spiegazioni chiare sulle responsabilità, sullo stato del procedimento giudiziario, sulla realizzazione del disoleatore, la cui assenza era oggetto di contestazione, o sulla data di riapertura del Ccr. L’unica affermazione in merito è giunta in campagna elettorale, formulata in uno stile politico vago e apodittico, il 23 maggio 2023, promettendo la futura riapertura del Centro Comunale di Arenaura. Tale promessa ha raccolto la fiducia di circa 21mila cittadini siracusani, sebbene rimanga ancora da vedere quando e come verrà effettivamente realizzata.”
Eppure, il punto “A.18” alle pagine 20 e 21 del capitolato di appalto di igiene urbana riporta l’obbligo del Comune di Siracusa di mettere a disposizione due centri comunali di raccolta e la ditta appaltatrice continua a essere pagata da circa due anni per due centri comunali di raccolta.
Tutto ciò ha portato a una crescente proliferazione di discariche a cielo aperto sul territorio comunale, alimentando un fenomeno inarrestabile.
“Nonostante le promesse delle Amministrazioni comunali guidate da Francesco Italia nel corso del tempo di adottare misure di contrasto e controllo, la distanza tra le parole e i fatti rimane significativa”, continua Mangiafico.
In risposta a questa situazione, il movimento ha lanciato, già da tempo, il “munnizza tour”, un percorso di documentazione e denuncia riguardo alla gestione del servizio di igiene urbana.
Nel corso dell’ultimo fine settimana, la tappa del tour ha toccato traversa Torre Cuba, all’ingresso di Fontane Bianche, rivelando un triste spettacolo di rifiuti abbandonati, tra cui materiali edili, sanitari, sacchi di immondizia, arredi in plastica, vasi e secchi di vernice ai bordi della strada, in assenza dei sistema di videosorveglianza.
“Disinfestazione e derattizzazione sono oggetto del punto “A.17” del capitolato di appalto, ma la percezione diffusa della cittadinanza, considerato anche il moltiplicarsi dei topi in città e nelle contrade, è che qualcosa non vada in questo servizio. Troppe e insistenti le segnalazioni che riceviamo. Resta avvolto nel mistero – afferma Mangiafico – il perché su attività come la pulizia delle caditoie o il diserbo abbiamo comunicazioni sulla pianificazione, con indicazione di strade e giorni in cui avviene il servizio, mentre della presunta attività di disinfestazione e derattizzazione la città non viene informata. Le domande aumentano, le risposte mancano. Palazzo Vermexio è una torre eburnea occupata da un gruppo di potere avvolto nel silenzio”.
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
Commenta con Facebook