Bretella Siracusa-Floridia: un tratto di strada che lega due città e che vedrà un domani nascere il nuovo cimitero. Un tratto di strada da sempre teatro di incendi estivi. Inoltre, una porzione di quest’ultimo è privo di recinzione lasciando libri gli incivili di scaricare tutti i tipi di materiali che poi, bruciando, immettono nell’aria sostanze nocive. Questa, in sintesi, l’ultima denuncia di Michele Mangiafico, leader del movimento Civico 4, che, con la stagione estive alle porte mette sotto la lente di ingrandimento la mancata prevenzione dei roghi a Siracusa.

“Ricorderete – dice Mangiafico – che nel luglio 2023 la città di Siracusa è stata aggredita tutta una serie di gravissimi incendi che l’hanno caratterizzata. Allora capimmo che da circa sei anni l’amministrazione comunale guidate dal sindaco Italia era inadempienti rispetto all’aggiornamento di uno strumento fondamentale che il catasto comunale incendi ha approvato per la prima volta con delibera del 2007 aggiornato fino al 2017 e nel 2023”.

Continuando la ricostruzione, Mangiafico spiega: “il 3 agosto 2023 in fretta e furia l’amministrazione comunale con una determina affidò all’architetto Ferro l’incarico di essere responsabile unico del procedimento per redigere questo catasto, ma era molto tardi. Tant’è che la Regione siciliana il 9 agosto commissariò il Comune di Siracusa per quella parte sulla quale il Comune era inadempiente”.

A Siracusa, nell’ultimo anno, è nato un comitato anti incendio che si è occupato di segnalare terreni affinché fossero messi all’interno del nuovo catasto comunale.

E arriviamo a “questa primavera che guarda alle porte questo elevatissimo rischio con obblighi importanti per il nostro sindaco, per l’amministrazione, per il vicesindaco. – aggiunge Mangiafico – obblighi sia rispetto ai tempi di emanazione delle ordinanze sia rispetto ai tempi di conclusione del procedimento, sia rispetto alle responsabilità che hanno in capo agli amministratori del nostro Comune”.

Tutto questo è stato oggetto della diretta Facebook dello scorso 11 Maggio, in onda sul profilo Facebook di Mangiafico, insieme con Antonino Di Liberto, Lea de Gregorio, Veronica Saraceno , Paola Catinello.

“Desideriamo informare i siracusani – hanno dichiarato i quattro, sul posto insieme con Mangiafico – che il 24 Aprile 2024 è stata emessa l’ordinanza n°6 dal settore civile, prontamente pubblicizzata e diffusa tramite email a tutta la cittadinanza dal sindaco. Evidenziamo la data di questa ordinanza poiché qui sorge il primo problema: si invita il cittadino a evitare azioni che possano causare situazioni di pericolo di incendi, danni igienico-sanitari e ambientali, al fine di proteggere la salute, la sicurezza e l’incolumità delle persone e dei beni, prescrivendo di pulire i terreni abbandonati o incolti da sterpaglie e rifiuti solo il 24 Aprile 2024, con inizio del periodo a rischio dal 15 Maggio 2024 al 31 Ottobre. 

Non viene concesso neanche un mese di tempo ai proprietari dei terreni per effettuare la pulizia, a loro spese, poiché il comune non fornisce alcuna agevolazione economica o incentivo per promuovere la prevenzione e organizzarla. Inoltre, l’ordinanza riguarda non solo i cittadini, ma anche gli Enti Pubblici proprietari e/o responsabili di terreni, aree, eccetera. Tuttavia, osservando la città, si nota subito che le aree maggiormente colpite dagli incendi lo scorso estate sono tutte di proprietà o sotto la responsabilità dell’amministrazione. Sorge quindi il dubbio su come il Sindaco intenda far rispettare questa ordinanza se le stesse aree pubbliche sono trattate come discariche a cielo aperto, comportando rischi igienico-sanitari e per la salute pubblica in caso di incendio. Inoltre, sebbene nell’ordinanza si spieghi il regime sanzionatorio applicato ai trasgressori, i cittadini lamentano che le segnalazioni di discariche a cielo aperto, con materiali tossici, non vengono mai ascoltate, mettendo a rischio la loro salute quotidianamente. Inoltre, si segnala che determinate aree pubbliche vengono regolarmente incendiate per far pascolare gli animali, pratica sanzionata dall’art. 10 della legge 353 del 2000. Tuttavia, tale sanzione non viene mai applicata nel comune di Siracusa per mancanza di controlli e individuazione dei responsabili.”

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