“Lo sciopero generale di ieri ha celebrato il de profundis del sindacato rappresentativo.”

A dichiararlo, Umberto Costi, segretario di Socialdemocrazia Sd.

“La sinistra italiana e il sindacato hanno un posto nella società se difendono i lavoratori e le imprese, specie cooperative, se ha un’idea di futuro, se punta ad aumentare la ricchezza e la libertà di ognuno. Nelle piazze di ieri non ci sono rivendicazioni. Questo è un tradimento della fiducia che i lavoratori e i cittadini ripongono nei leader sindacali che non parlano di lavoro.”


I socialdemocratici ricordano anche che il diritto di sciopero va trattato con cura. Una mobilitazione scollegata da fabbriche e uffici diventa assenza ingiustificata, senza copertura legislativa. Migliaia di lavoratori sono stati condotti ad un’astensione del lavoro contra legem, con rischio di perdita del posto di lavoro.”

Sd fa anche i conti: uno sciopero generale, se riesce, costa non meno di due miliardi agli italiani, tra retribuzioni non pagate e disservizi. A fronte di questa spesa, nessun vantaggio economico, contropartita o obiettivi concreti da raggiungere. L’unico risultato, che ovviamente fallirà, è tentare di sferrare un colpo contro le democrazie, a favore di regimi teocratici e totalitari. Ci si può vendere ad interessi anti italiani, ma senza successo e con il marchio perenne del tradimento.”

“L’obiettivo è stato di polarizzare e creare odio e divisioni. Il nostro dovere è invece unire le forze socialdemocratiche e liberali per la pace.”

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