Si è svolto un nuovo incontro al MIMIT dedicato all’approfondimento del piano industriale della ST Microelettronics di Catania. “L’azienda ha confermato che non ci sarà alcun disinvestimento sulle linee storiche in silicio quindi le produzioni a otto pollici saranno mantenute nello stabilimento etneo. Il dubbio riguarda il futuro”, spiega Saro Pappalardo, segretario generale Fismic-Confsal Catania.
Il progetto in carburo di silicio è articolato in tre fasi produttive da 5.000 wafer ciascuna e l’azienda ha confermato la prima prevedendone il completamento per il 2027.
Restano però forti le preoccupazioni legate all’andamento del mercato dell’elettrificazione dell’auto, settore che condiziona in modo diretto le prospettive del carburo di silicio. Per questo motivo il tavolo è stato aggiornato.
“Abbiamo chiesto con forza che venga chiarito cosa accadrà dopo il 2027 e quali scenari industriali l’azienda sta realmente valutando. Senza una visione chiara sulle fasi successive, il rischio è quello di un investimento incompleto e incapace di generare gli impatti occupazionali previsti. Le garanzie occupazionali sono fondamentali”.
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