Soddisfazione a metà per lavoratori e sindacati per l’incontro di oggi al ministero delle Imprese e del Made in Italy per la riunione sulla vertenza STMicroelectronics. Alla presenza del ministro Adolfo Urso e di tutte le sigle sindacali, l’azienda non ha dato i dettagli che i lavoratori attendevano. Se è vero che sono stati confermati, ancora una volta, gli investimenti di prospettiva sia per il sito di Catania che per quello di Agrate, non ci sono particolari dettagli per quanto riguarda gli altri reparti.
La certezza è che sarà un piano triennale da qui al 2027, e che ci sarà un ridimensionamento dato che sono state con-fermate tre uscite di lavoratori a fronte di un solo ingresso quindi blocco parziale del turn over. Nes-sun dettaglio a proposito del numero esatto né delle prospettive aziendali e occupazionali a riguardo. Il tavolo non si chiude oggi. Ci saranno ulteriori incontri con azienda e governo per arrivare a un pro-tocollo d’intesa per stabilire tutti i dettagli del piano industriale.
“Sono soddisfatto per l’impegno del governo nel portare avanti insieme questa vertenza e speriamo che continui per preservare le ricadute occupazionali, ma l’incontro di oggi lascia un po’ l’amaro in bocca. – È il commento di Saro Pappalardo, coordinatore nazionale Fismic -. Non abbiamo avuto le no-tizie che volevamo, il piano industriale presentato è incompleto. Non siamo solo degli spettatori e non vogliamo che le decisioni ci cadano dall’alto. Ecco perché spingiamo per conoscere i dettagli. Un’azienda come STM, lo abbiamo sempre ribadito e continueremo a farlo, che riceve ingenti fondi pubblici non può permettersi di ridurre il personale, anzi, deve crescere anche da questo punto di vi-sta”.
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