“Nella Ue – probabilmente in occasione del consiglio informale europeo di Copenaghen in programma sabato – si torna a discutere della necessità di superare il principio dell’unanimità in politica estera, un meccanismo che, di fatto, consente a un singolo Stato di bloccare le decisioni degli altri 26 membri. Un sistema pensato per garantire la sovranità nazionale, ma che oggi si dimostra sempre più anacronistico. Reputiamo importante – sottolinea Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro – che si cominci quanto meno a parlare seriamente della modifica della regola del veto. Si tratta di un retaggio storico che rappresenta oggi una delle cause principali della lentezza decisionale e della crescente ingovernabilità dell’Unione Europea”. Secondo Confeuro, le conseguenze di questo immobilismo si riflettono pesantemente anche su settori strategici come l’agricoltura: “Basta guardare all’attuale PAC – continua Tiso – un mostro burocratico che sta penalizzando i piccoli e medi produttori, e alla proposta della futura Politica Agricola Comune, che appare già inadeguata e priva di una reale visione di tutela del mondo agricolo”. Per il presidente Confeuro, Andrea Tiso “è ormai evidente che serve un’Europa diversa: più snella, più rapida, capace di affrontare le sfide globali e di dialogare alla pari con i grandi player istituzionali internazionali. Il superamento del principio di unanimità è il primo, indispensabile passo per costruire un’Unione finalmente più efficace e credibile”.
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