In via Vittorio Veneto a Catania, una delle vie più centrali della città, e ad Acireale in via Manzoni, sono operativi due HUB comunitari per la Salute mentale. Si tratta di strutture che accoglieranno persone con disabilità psichica, realizzate nell’ambito del progetto regionale “Ricerca/azione per la sperimentazione e validazione di una rete di Hub comunitari per la salute mentale”, che vede l’ASP di Catania, ente promotore, con al fianco una rete ramificata del Terzo Settore, in una visione innovativa che rappresenta la vera novità.

“L’obiettivo è rendere le persone che vivono un disagio psichico, veri e autentici protagonisti nelle loro comunità, in un disegno di promozione umana che riguarda l’intero territorio e tutta la società– ha commentato direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda – Credo che sia davvero una rivoluzione culturale”.

Anche per la loro collocazione su strada, gli HUB comunitari sono pensati come anello di collegamento territoriale. “Non è un caso che abbiamo scelto luoghi centrali, visibili e accessibili– ha esordito il direttore dell’UOC Coordinamento e Controllo CTA Pubbliche e Private, e responsabile scientifico del Progetto per l’Asp di Catania, Roberto Ortoleva, presente al taglio del nastro – l’’HUB si caratterizza per un’alta integrazione e rappresenta la nostra sfida allo stigma della salute mentale”. La disabilità è un fenomeno molto complesso: oggi la depressione è la patologia più diffusa al mondo, mentre gli attacchi di panico sono la terza.

Il Dipartimento di Salute mentale fornirà le competenze specialistiche psichiatriche per la presa in carico globale delle persone beneficiarie del progetto. Ma è il Terzo settore, dunque, e le cooperative sociali in particolare, partner di progetto, chiamate a generare e a promuovere alternative sulle principali aree di socializzazione.

“Il progetto scaturisce da una nuova visione ampia e completa dell’approccio al disagio e alla fragilità dell’individuo, legati anche all’ambiente e al sociale – ha dichiarato Silvana Strano, presidente cooperativa Fenice, che assieme alla cooperativa Solidarietà che passione”, da oggi gestisce le attività all’hub di Catania – con un’attenzione alla prevenzione, che è un passo in avanti, decisamente innovativo”. “Gli Hub sono strutture che favoriscono la presa in carico globale degli utenti – ha ripreso anche Cristofaro Falsaperna, pres. della coop. “Solidarietà che passione” –ponendo attenzione tanto alla sfera della cura, quanto alla riconquista dei diritti di cittadinanza e alla qualità della vita”.

“Gli HUB vogliono essere luoghi che accompagnano verso la partecipazione– ha sottolineato il direttore del Dipartimento di Salute mentale, Carmelo Florio – quello della salute mentale è un tema che incontra ancora oggi pregiudizi ma che per l’impatto che ha da un punto di vista epidemiologico e sulla qualità di vita delle persone deve orientare verso nuovi modelli organizzativi, intercettando precocemente i bisogni e ampliando la rete dei servizi”.

“L’auspicio è poter arrivare ad innescare un processo attraverso il quale riusciamo a prevenire i fenomeni istituzionalizzazione delle persone con disagio psichico”, ha sottolineato Andrea Di Stefano, responsabile Area Salute, cooperativa T.E.A.M che con la cooperativa Controvento gestirà le attività all’HUB di Acireale. “L’HUB rappresenta la concreta possibilità – ha aggiunto Daniele Casella, pres. coop. Controvento – di integrare tutti i servizi in modo tale da poter garantire un progetto individualizzato unico per l’utente che viene preso in carico”. 

In ogni Hub di comunità sono presenti delle equipe multidisciplinari integrate, composte da operatori di progetto dell’Asp di Catania e del privato sociale, che coordinano e accompagnano la gestione dei PTI (Piani terapeutici individuali) sostenuti dai Budget di salute. Le cooperative coordineranno le equipe multidisciplinari, con funzioni amministrative, di trasferimento tecnologico, economiche, di networking territoriale, di housing sociale.

Tanti i presenti alle due inaugurazioni: il sindaco di Catania, Enrico Trantino, Giuseppe Lombardo, Componente della VI Commissione – Salute, Servizi Sociali e Sanitari, la vice sindaca e assessora ai Servizi Sociali di Acireale, Valentina Pulvirenti; la direttrice dell’Udepe di Catania, Maria Pia Fontana; numerosi componenti del Comitato consultivo aziendale, con il vicepresidente Vito Litrico in rappresentanza del presidente Pieremilio Vasta; rappresentanti della Rete civica della Salute e delle realtà territoriali del Terzo settore; la coordinatrice di Croce rossa italiana Comitato territoriale di Catania, Agata Lanteri, e la presidentessa del Rotary club di Catania, Laura Bonaccorso.

I due 2 nuovi hub si aggiungono altri due HUB già inaugurati a Caltagirone e completano la rete territoriale degli hub comunitari per la salute mentale. Il progetto, finanziato con fondi europei, avrà la durata di 16 mesi, “ma il nostro intento – ha concluso il direttore Roberto Ortoleva – è quello di creare un modello ripetibile”. 

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