In Broncopneumologia Interventistica toracoscopie mediche e blocchi nervosi ecoguidati per ridurre complicanze e costi di ospedalizzazione
Presso l’UOSD (Unità Operativa semplice Dipartimentale) “Broncopneumologia Interventistica” (sita presso il presidio “Villa Sofia”), diretta da Giuseppe Arcoleo, dal 2022 vengono effettuate le Toracoscopie Mediche (TM). Dal mese di ottobre scorso ad oggi il bilancio è di 30 Toracoscopie Mediche.
Storicamente la prima pubblicazione sistematica sulla possibilità di esplorare il cavo pleurico usando un endoscopio risale al 1910, ma oggi la TM può vantare per la sua esecuzione strumenti più piccoli e versatili, l’uso dello studio ecografico pre-esame, le novità in campo anestesiologico e l’identificazione della patologia pleurica neoplastica iniziale.
“La TM – spiega Maria Patrizia Mazzotta chirurgo toracico che opera presso l’Unità di Broncopneumologia interventistica – prevede il passaggio di un endoscopio attraverso la parete toracica offrendo al clinico una “finestra” per la visualizzazione diretta del cavo pleurico e la campionatura bioptica della pleura. La procedura viene eseguita in sala endoscopica, con paziente in respiro spontaneo (sveglio) per la diagnosi, stadiazione ed eventuale pleurodesi delle malattie della sierosa, sia benigne che maligne. La TM ha ad oggi significativamente ridotto le indicazioni della biopsia pleurica a cielo coperto (molto più invasiva)”. “Alla toracoscopia medica – rileva Francesco Tarantino, medico anestesista-rianimatore – vengono applicate le più recenti tecniche di anestesia loco regionale sviluppate per gli interventi sul torace come i Blocchi Nervosi Ecoguidati della Parete Toracica, che hanno lo scopo di bloccare le fibre nervose deputate all’innervazione della stessa con notevoli benefici duraturi sul controllo del dolore afferente da queste zone anatomiche. Questa tecnica anestesiologica trova ampia indicazione in tutti quei pazienti che presentano comorbidita’ e classificazione di rischio anestesiologico (ASA) elevato e per i quali l’intervento chirurgico e l’anestesia tradizionale rappresenterebbero un fattore di rischio aggiuntivo perioperatorio e postoperatorio”.
Grazie all’expertise dell’azienda palermitana in questo settore è possibile offrire al territorio all’utenza approcci minivasivi non soltanto laddove le toracoscopie mediche trovano ampia applicazione, come ad esempio, nel trattamento di patologie infettive ed infiammatorie come gli empiemi pleurici ed i versamenti pleurici di origine non conosciuta, ma anche in casi di biopsie pleuriche ai fini diagnostici su patologia pleuropolmonare, come ad esempio, i tumori pleurici polmonari, con notevole disimpegno, anche in quest’ultimo caso di costi, sia in termini di sistema che di complicanze. L’ Unità diretta da Giuseppe Arcoleo e’ impegnata nello sviluppo dell’ “ospedale senza dolore”, nella realizzazione di tutte le metodiche praticate in reparto quali broncoscopie diagnostiche, terapeutiche ed ecoguidate (EBUS) e si avvale, oltre che degli pneumologi della Unità di Broncopneumologia interventistica, della collaborazione del chirurgo toracico Maria Patrizia Mazzotta, di Francesco Tarantino, anestesista e rianimatore dell’UOC di “Anestesia e Rianimazione” del Presidio V. Cervello (diretta da Baldassare Renda) e degli anestesisti dell’UOC “Anestesia e Rianimazione” del presidio “Villa Sofia” (diretta da Paolino Savatteri).
Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.
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