Presa di posizione del WWF Sicilia Centrale dopo che tre persone sono state denunciate dal Nucleo Operativo Provinciale (NOP) del Corpo Forestale della Regione Siciliana perchè sorprese a cacciare all’interno della Riserva di Monte Campanito, in provincia di Enna.

I tre, originari della provincia di Catania, all’intimazione dell’alt da parte dei Forestali hanno messo in atto una precipitosa fuga bloccata dagli Agenti solo dopo alcune centinaia di metri. Fucili sotto sequestro e la denuncia per l’esercizio venatorio in area protetta.

Purtroppo, afferma il WWF con il suo responsabile Ennio Bonfanti, il problema non è circoscritto alla sola Riserva di Monte Campanito. A detta degli ambientalisti, infatti, sarebbero un po’ tutte le Riserve ad essere interessate da “scorribande” di cacciatori irrispettosi dei divieti. Le Riserve, così come i Siti Natura 2000, ovvero le aree sottoposte a protezione in base all’applicazione della Direttiva Europea denominata “Habitat”. Persone “sempre più sfacciate nel violare la legge perchè sicure di non incappare in alcun controllo. Per questo l’intervento della Forestale è molto importante ed al NOP di Enna va il ringraziamento del WWF per il lavoro svolto”.

Purtroppo la legge sulla caccia non consente il ritiro automatico del porto d’arma. Il provvedimento è lasciato alla discrezionalità della Questura alla quale il WWF annuncia di rivolgersi. “Chiederemo al Questore di Catania di revocare immediatemente le licenze ai tre fermati nella Riserva di Monte Campanito”.

La Forestale Siciliana fa inoltre notare un’altra pessima abitudine confermata anche dal WWF. I bracconieri, infatti, darebbero sfogo ad atti di vandalismo, quali danneggiare o eliminare recinzioni e tabelle al fine di potersi giustificare con la mancanza di segnalazioni circa il divieto di caccia.

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