2,5 milioni di italiani già alle prese con la crisi alimentare

Morire di fame. Lo spettro della carestia bussa alle nostre porte. Al momento di votare ricordate le priorità

Morire di fame. E’ questo il rischio che stanno correndo in Italia più di 2,5 milioni di persone. La povertà bussa alle porte delle nostre case. E’ un esercito di donne, bambini, anziani, giovani e vecchi che per riuscire a mangiare è costretta a chiedere aiuto. Sono numeri impietosi, numeri che scavano un solco profondo tra chi continua a vivere spensieratamente e chi campa di stenti e non arriva più a fine mese.

Morire di fame, 6 milioni di italiani nella soglia di povertà

Ma questo esercito di disperati non è altro che la punta dell’iceberg di un’Italia dove quasi 6 milioni di persone hanno scavalcato la soglia della povertà assoluta. Con i prezzi degli alimenti “poveri” cresciuti in media del 30 per cento, cosa pensate possa succedere con milioni di persone ridotte già allo stremo delle forze?

Morire di fame, anche curarsi diventa un lusso

Il contesto è aggravato da un altro dato che mette i brividi. Molti italiani si trovano di fronte alla scelta di mangiare o curarsi. Anche la salute è diventata un lusso.  Una recente indagine di mercato dimostra che il 33% degli italiani dichiara di non riuscire a far fronte alle proprie spese mediche. Il 16% non può permettersi le cure dal dentista di cui ha bisogno, il 13% non riesce a sostenere i costi di una visita specialistica e l’8% ha dovuto cancellare o rimandare le sedute di psicoterapia. Per il 10% dei rispondenti è diventato proibitivo l’acquisto di dispositivi medici come gli occhiali da vista o l’apparecchio acustico. Poveri, affamati e malati. Questo non è il destino che si merita questo Paese.

Leggi anche

“Più debito pubblico”, la ricetta di Mario Draghi per evitare il collasso economico

Governo dei “Migliori”? Un buco da 200 miliardi

Per questo trovo stucchevole il minuetto del centrosinistra e di chi ancora oggi si affanna a trovare una ragione alla caduta del governo dei Migliori. Un dato spiega tutto: dal momento del suo insediamento sino al giorno della “fiducia” sfiduciante (un paradosso tutto italiano), il governo presieduto da Mario Draghi ha creato altri 200 miliardi di debito. Perciò, quando andremo a votare dobbiamo avere ben presente quale sia la priorità di questo nostra meravigliosa e sconquassata Italia. Dobbiamo dare risposte a chi non ha più un lavoro, non ha più una casa, non ha più i soldi per curarsi e per mangiare.

 

Leggi anche

Inflazione, una tassa occulta sui risparmi

Leggi l'articolo completo