Piccoli e non. Uccelli che rimangono impigliati nelle matasse di lunghi capelli, frutto di più o meno veloci colpi di spazzola.

Sembra incredibile ma tra gli animali ricoverati nei Centri di Recupero vi sono anche gli uccelli con le zampe avvilite da inestricabili matasse di lunghi capelli.

I capelli andrebbero tutti eliminati in un cestino, riferiscono dal MAN, Associazione Mediterranea per la Natura, che a Messina gestisce il Centro di Recupero dell’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana. Ed invece le matasse di capelli, velocemente lanciate dalla finestra, possono diventare letali.

Piccioni, innanzi tutto, ma anche tante specie di passeriformi che hanno l’abitudine di zampettare in terra. Una volta che si imbattono nei capelli è la fine. Rimangono nelle zampe e possono causare non solo impedimenti nella postura, ma conseguenze ben più gravi. I capelli, infatti, rischiano di bloccare per sempre il povero uccellino nel primo ostacolo che capita. Basta un rametto o un cespuglio di rovi. Tra gli altri rischi vi è il ferimento delle zampe. I capelli, infatti, tendono a stringere e nel tentativo di liberarsi dalla morsa l’uccellino peggiora la  situazione. Nei casi più gravi si arriva alla necrosi che può portare all’amputazione della zampa e, nel caso di infezione, alla morte.

Analogo pericolo è rappresentato dai fili di tessuti, ma i capelli sono più insidiosi e, soprattutto, insospettabili.

Piccoli accorgimenti, nella nostra vita quotidiana, che possono evitare tante sofferenze. Alla base di tutto, eliminare nell’ambiente quello che è a tutti gli effetti un rifiuto, è comunque un atto di inciviltà.

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