il progetto di risanamento

Erosione costiera a Galati Marina, la Regione completa gli interventi sul litorale (FOTO)

Lo strumento utilizzato dalla Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dal governatore Nello Musumeci per proteggere il litorale di Galati Marina a Messina, a conti fatti, si è rivelato il migliore.

E’ infatti con la procedura dell’appalto integrato che è stata affidata sia la progettazione sia l’esecuzione dei lavori al Consorzio stabile Vitruvio Scarl di Gioiosa Marea in virtù di un ribasso del 28,7 per cento e per un importo complessivo di poco inferiore a 1,7 milioni di euro.

Diventa così operativo il progetto di risanamento del tratto di litorale jonico della lunghezza di circa due chilometri compreso tra Santa Margherita e il villaggio di Galati Marina, soggetto al fenomeno dell’erosione costiera già dall’inizio del 2000.

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L’obiettivo, messo in campo dagli Uffici diretti da Maurizio Croce, con questo terzo e ultimo lotto di lavori, che chiude il cerchio in modo risolutivo, è la realizzazione di opere di difesa della costa tramite l’impiego di pennelli ripascitori in scogli naturali, utilizzando anche quelli già presenti nelle scogliere d’emergenza, costruite in via provvisoria a difesa dell’abitato e delle strutture esistenti.

Sempre in tema di erosione costiera, qualche giorno fa, la Regione ha dato notizia di analoghi interventi a Furnari, ancora nel Messinese.
In balìa delle mareggiate che hanno divorato la spiaggia fin quasi a lambire diverse abitazioni, il litorale di Furnari, sarà presto ripristinato e messo in sicurezza. La progettazione dell’intervento atteso da una decina d’anni sarà affidata dall’Ufficio contro il dissesto idrogeologico al termine della gara appena pubblicata e che scadrà il prossimo 22 dicembre.
La struttura commissariale ha destinato alle opere di difesa della costa, e a quelle di ripascimento, un milione e 590 mila euro. L’intervento, infatti, dovrebbe prevedere una doppia soluzione: alla ricostruzione della spiaggia sabbiosa – che potrà così ritornare a svolgere il suo compito di protezione delle terre emerse retrostanti – si accompagnerà la realizzazione di barriere costituite da massi naturali in grado di smorzare la violenza dei flutti.
Le soluzioni definitive, comunque, spettano ai progettisti che assumeranno l’incarico e che dovranno effettuare anche tutte le indagini necessarie a individuare il tipo di intervento più idoneo a proteggere le strutture che si affacciano sul mare e a rendere il litorale pienamente fruibile dai bagnanti. Va sottolineato, inoltre, il forte degrado ambientale che il fenomeno dell’erosione ha fin qui provocato, compromettendo anche l’aspetto paesaggistico. Adesso, però, Furnari e la sua spiaggia potranno tornare a iscriversi di diritto nel lungo elenco delle mete ambite nella stagione balneare.

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