i fatti nel messinese

Muore all’arrivo in ospedale, denuncia dei familiari sui soccorsi

Un terribile malore che non gli ha lasciato scampo. E’ morto così, nella tarda serata di domenica scorsa, Luigi Mandanici, 57 anni, un commerciante originario di Maletto, nel Catanese, ma da anni residente a Capo d’Orlando.
L’uomo è stato soccorso, come riporta la Gazzetta del Sud Online, da un’ambulanza del 118, a bordo della quale, però, non ci sarebbe stato il medico.

Vana la corsa in ospedale, per l’uomo non c’è stato nulla da fare

Le prime cure prestategli e la corsa all’ospedale di Sant’Agata di Militello non sono bastati a salvargli la vita.
Mandanici è deceduto subito dopo l’arrivo al nosocomio. La tragica notizia ha scosso, e non poco, le due comunità di Capo d’Orlando e Maletto. Attanagliata dal dolore e ancora incredula la famiglia di fronte a una simile tragedia.

I familiari hanno presentato una denuncia

I familiari, assistiti dall’avvocato Francesco Pizzuto, si sono rivolti all’autorità giudiziaria presentando una querela denuncia. Vogliono capire perché Luigi Mandanici è morto, nonostante i soccorsi e se fosse o meno presente il medico a bordo dell’ambulanza.
La salma dell’uomo si trova ancora all’ospedale di Sant’Agata di Militello. La magistratura dovrà fare luce sulle operazioni di soccorso e decidere se disporre o meno l’autopsia oltre al sequestro della cartella clinica.

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Stroncato da un infarto

Secondo le prime ma poche informazioni che trapelano, l’uomo sarebbe stato stroncato da un infarto cardiaco.

A novembre scorso inchiesta per un altro decesso

Sempre nella stessa provincia, ma stavolta a Messina città, a novembre scorso la Procura ha aperto un’inchiesta sulla morte di Olga Cancellieri, 46 anni, avvocatessa molto nota per il suo impegno in Addiopizzo, l’associazione di volontariato che si batte contro le mafie. La donna è morta a causa delle ferite riportate in un incidente stradale. Sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati i presunti ritardi nei soccorsi e le voci che sull’ambulanza venuta a prestare il primo soccorso non c’era il medico a bordo.

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Qualche giorno fa una sentenza per un decesso in ospedale

All’ospedale si presentò con un’emorragia ma non venne subito operata per questa lesione. E proprio per questo motivo morì. A distanza di quasi 10 anni da quell’episodio di presunta malasanità, l’11 giugno si è pronunciato il tribunale di Caltanissetta che ha condannato solo uno dei quattro medici che erano finiti sotto accusa. Il caso fu quello che vide come vittima Viviana Meli, 29 anni di Palma di Montechiaro. Rimase coinvolta in un grave incidente stradale, fu trasferita all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta ma gli fu trascurata la lesione ad un rene.

Il pronunciamento

E’ arrivata la sentenza di primo grado, emessa dal tribunale di Caltanissetta. L’unica condannata è l’urologa Carla Cammarata che ha avuto un anno e sei mesi, pena sospesa. Assolti invece gli altri tre medici imputati, l’anestesista rianimatore Salvino Asaro e gli ortopedici Angelo Santamaria e Michele Palumbo. Le motivazioni saranno depositate entro i prossimi 90 giorni.

I fatti

L’incidente avvenne il 14 settembre del 2012 sulla statale 640 a Palma di Montechiaro. La giovane fu subito trasferita all’ospedale Sant’Elia in gravi condizioni. I medici optarono per farle subito un intervento chirurgico al femore, mentre tralasciarono, secondo l’accusa, la lesione al rene. La morte sarebbe avvenuta proprio a causa di un’emorragia legata alla lesione al rene.

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